Ritorno a Palermo lungo un itinerario di gusti e profumi
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Di ritorno da un viaggio a Palermo può capitare di sentire ancora l’eco dei venditori dei mercati rionali proporre prodotti freschi o qualche prelibatezza tipica, dolce o salata. Il capoluogo siciliano conquista i suoi visitatori con arte, storia, cultura ma anche la sua cucina tradizionale. Culla di tesori inestimabili e di testimonianze arabo-normanne è una destinazione perfetta per concedersi una pausa di qualche giorno, e facilmente raggiungibile con voli diretti, il capoluogo siciliano si svela attraverso i suoi quartieri storici, siti e monumenti, piazze, ma anche l’autenticità del suo popolare street food.
Mercati rionali, street food e soste di gusto
A Palermo è il cibo a guidare, a dettare le soste, a condurre verso i luoghi da non perdere. La città dello street food, dell’arancina (nel capoluogo siciliano questa specialità culinaria è declinata al femminile), di pane e panelle, dello sfincione e di pani câ meusa, consente di degustare ogni piatto tipico, dolce o salato, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Per assistere all’autenticità folkloristica e cosmopolita del capoluogo siciliano la giornata può iniziare da una visita ai mercati rionali e storici di Ballarò e della Vucciria. Le grida dei venditori sembrano un coro a cui si aggiungono sempre più voci, quelle più forti e convincenti portano a curiosare alle diverse bancarelle che offrono prodotti freschi di vario genere. La confusione è parte dell’esperienza e, se non si sa da che parte dirigersi, la scia di profumo di panelle o arancine appena fritte conduce verso una delle vie principali, la centralissima via Maqueda.
Patrimomio architettonico e artistico
Il tesoro normanno Dopo una sosta al Teatro Massimo (ci si va per una visita guidata oppure assistere ad un’opera teatrale, ad un concerto o un balletto) si giunge all’incrocio con via Vittorio Emanuele e al cospetto dei Quatto Canti. Circondata da facciate seicentesche, decorate su più livelli da sculture e stemmi e suddivise in quattro ‘canti’ – ossia i quartieri storici di Palermo (Albergheria, Capo, La Loggia e Kalsa) – questa piazza è d’aiuto per comprendere meglio la geografia e la storia del capoluogo siciliano. Da qui è facile proseguire, lungo via Vittorio Emanuele, verso uno dei simboli più maestosi della città: la sua Cattedrale. Questo edificio religioso, che fa parte del sito patrimonio Unesco “Palermo arabo – normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”, si ammira sin dall’esterno con la sua imponenza e lo stile arabo-normanno. Costruita a partire dal 1184, la Cattedrale custodisce al suo interno diverse tombe reali, la sala del tesoro – contenente oggetti e arredi sacri – e una cripta. Da non tralasciare la visita ai tetti, da cui si gode una visione panoramica su tutta la città.
I siti storici PalermoCuore
Un itinerario attraverso i siti storici di PalermoCuore del quartiere dell’Albergheria sono la Cappella Palatina e il Palazzo Reale, o comunemente detto dei Normanni in quanto divenne il luogo della loro residenza. Alla Cappella Palatina, vero tesoro della città, la sensazione e il…
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