Scala, l’appello del virologo Burioni sui social: “Grazie al vaccino ci siamo
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“Penso che questo sia un piccolo miracolo, che dobbiamo alla scienza per la messa a punto del vaccino in tempi record”: il virologo Roberto Burioni ieri sera è tornato alla Scala per la prima volta dall’inizio della pandemia e ha voluto condividere il racconto dell’esperienza tramite i social con i suoi follower, esortandoli una volta di più a vaccinarsi.
“Rivedere il foyer e i vestiti eleganti, i palchi e la platea con il pubblico, l’orchestra nella buca, i cantanti e il coro sul palco è stato come ritrovare qualcosa di bellissimo che si temeva di avere perduto – si legge nel post – Seppur in numero limitato e con le mascherine, a partire dalle otto in punto (come da tradizione) ci siamo goduti dal vivo una bellissima ‘Italiana in Algeri’ di Rossini”.
Una “serata emozionante” per cui il virologo ha sentito il bisogno di esprimere la propria gratitudine non solo agli scienziati, ma anche “alle tante persone che responsabilmente si sono vaccinate e che hanno permesso agli spettatori di potere assistere allo spettacolo in sicurezza (quella di ognuno garantita dal comportamento degli altri), a tutti quelli che lavorano alla Scala (e in generale nei teatri, negli spettacoli dal vivo, nei film e via dicendo) che non hanno mollato in questi mesi terribili e soprattutto agli artisti (bravissimi) e a Rossini che ha scritto la bellissima musica”.
La conclusione del post è nel contempo un appello e una manifestazione di speranza e fiducia nel futuro: “Forza, vacciniamoci tutti che si ricomincia. Cinema, teatro, quello che più vi piace – sottolinea Burioni – Con il vaccino possiamo ripartire per davvero”.
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