L’assessore lombardo Stefano Bruno Galli a teatro senza mascherina Ffp2 viene
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“Trovo inaccettabile tenere la mascherina in teatro fino al 15 giugno, è una pervicace negazione della libertà”: è quanto ha detto l’assessore alla Cultura della Regione Lombardia Stefano Bruno Galli, arrivando in leggero ritardo alla presentazione della Milanesiana al Piccolo teatro Grassi perché sprovvisto di mascherina Ffp2 e quindi invitato a dotarsene all’ingresso. Nei teatri, nei cinema e nelle discoteche, infatti, l’obbligo di mascherina è stato confermato dalle nuove norme del governo.
“Prolungare fino al 15 giugno l’obbligo di mascherina a teatro quando fuori non la mettiamo più da nessuna parte la trovo una forma di accanimento verso un settore che ha sofferto tanto la pandemia, aveva senso quando avevamo i pronto soccorso e le terapie intensive piene, ma adesso che abbiamo imparato a gestire la pandemia sembra una forma di accanimento”. Galli si è poi scusato dello “sfogo”, spiegando che non era “connesso al fatto che mi hanno tenuto fuori perché non avevo la Ffp2”.
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