25 Aprile a Milano, la guerra in Ucraina divide la grande piazza. L’appello
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“Facciamo di tutto perché sia un 25 Aprile straordinario, dopo tre anni torniamo in piazza, dopo i due in cui siamo stati fermi a causa del Covid, lancio un appello al senso di responsabilità di tutti, perché sia un grande corteo, unitario e pacifico, senza contestazioni di nessun tipo. Lavoriamo tutti per dare un segnale importante di unità e coesione in un momento così difficile a livello internazionale”. Il presidente provinciale dell’Anpi di Milano, Roberto Cenati, in vista della manifestazione di lunedì, richiama tutti coloro che scenderanno in piazza a essere uniti. Ci saranno tante bandiere, un tema che è stato molto divisivo in queste settimane, all’interno del Comitato permanente antifascista, che promuove e organizza come ogni anno la manifestazione di domani pomeriggio.
“Avremo le bandiere delle associazioni che hanno fatto la Resistenza, la nostra, quelle dell’Aned, gli stendardi e i gonfaloni dei Comuni – spiega Cenati – . Noi dell’Anpi porteremo anche quelle dell’Europa e dell’Ucraina. Poi ci saranno quelle della Brigata Ebraica, che ha combattuto al fianco dei partigiani. E non sarebbe male che ci fosse anche qualche tricolore, perché questa è il 77mo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo”.
Il coordinamento “Milano contro la guerra”, che va dai centri sociali alle Ong a tutto l’arco delle sigle di estrema sinistra – un mondo che in questi due mesi ha sfilato ogni sabato pomeriggio per chiedere trattative per la pace in Ucraina invece che invio di armi – ha annunciato che scenderà in piazza portando le bandiere della pace e anche bandiere bianche, come quelle che sventolano i civili in situazioni di guerra, per non essere aggrediti.
Ha rinunciato a portare le bandiere della Nato, per evitare polemiche e contestazioni, Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica. Davanti alla Brigata, lo spezzone degli ex deportati dei campi di sterminio, con i fazzoletti a righe bianche e azzurre e i cartelli neri con i nomi dei lager. I City Angels faranno un cordone per difendere la Brigata da eventuali contestazioni. Un servizio d’ordine di almeno 200 persone sarà garantito anche dai militanti di Cgil, Pd e Anpi, per evitare qualsiasi tipo di provocazione.
Il corteo con Anpi, Aned, istituzioni e partiti, parte alle 14,30 da porta Venezia. Milano contro la guerra si ritrova alla stessa ora all’altezza di via Palestro. Per tutti la…
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