Dalla consulente finanziara alla pittrice: le storie delle donne ucraine che
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C’è Olga, consulente finanziaria e c’è Olena, insegnante di danza. C’è Susanna, pittrice, e Anna, responsabile di un locale nel quartiere di Isola: sono le quattro protagoniste della campagna di comunicazione del Comune di Milano #donneucrainedimilano nata per sfatare tutti gli stereotipi sulle donne ucraine.
I manifesti – rigorosamente con la bandiera gialla e blu come sfondo – sono sui totem in giro per il centro e in tutta la città e su 550 schermi digitali, ma anche sui banner nel sito del Comune e delle sue società partecipate e, ancora, sui social di Palazzo Marino. E’ lì, online, che vengono raccontate anche attraverso i video le storie delle quattro protagoniste.
La campagna – che riprende quella lanciata l’8 marzo #donnedimilano – è nata dopo l’incontro del sindaco Beppe Sala con le rappresentanti dell’associazione Ucraina più – Milano, nata negli scorsi anni per “valorizzare la nostra comunità e contro gli stereotipi, come quelli che vogliono le ucraine solo badanti o belle ragazze venute a rubare i mariti”, spiega la presidentessa Iryna Luts.
Le donne scelte hanno tutte età diverse, provengono da luoghi diversi dell’Ucraina, ciascuna ha una storia differente e lavora in ambiti diversi, “ma siamo tutte unite dall’amore per il nostro Paese” aggiunge Luts, spiegando che ora l’associazione è diventata un “vero centro sociale” che si è trovata ad occuparsi non solo di eventi culturali (una mostra fotografica immersiva inaugurerà il 29 aprile alla Fabbrica del Vapore) ma anche a organizzare l’accoglienza di chi arriva, reperire alloggi, istituire corsi di italiano e aiutare i nuovi arrivati a trovare un lavoro oltre che raccogliere aiuti umanitari sia per chi è arrivato in Italia che per chi è rimasto in Ucraina. E anche raccogliere fondi per acquistare dispositivi di protezione per chi deve affrontare la guerra.
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