I reali del Belgio rimandano la visita a Milano: “Preoccupa l’evoluzione della
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L’agenda degli impegni dei reali del Belgio, attesi venerdì 3 dicembre a Milano, era fittissima: dalle visite istituzionali a Palazzo Lombardia e Palazzo Marino a una colazione di lavoro dal taglio economico a villa Reale, dalla Triennale alla scuola di danza dell’Accademia della Scala. Fino a un indirizzo sicuramente non consueto per una missione di Stato di due sovrani: il Cam, il Centro di aggregazione multifunzionale, del Gratosoglio. Ma il viaggio in città del re Filippo e della regina Mathilde è stato rimandato: “Tenuto conto dell’evoluzione della situazione sanitaria in Belgio e in Europa – è la motivazione ufficiale – è stato deciso di concerto con le autorità italiane di rimandare la visita di Stato prevista in Italia dall’1 al 3 dicembre”.
E’ un cambio di programma dettato, ancora una volta, dalla pandemia quello che riguarda i reali del Belgio. I tre giorni di missione tra Roma e Milano dei sovrani si sono trasformati in una visita lampo: sarà soltanto re Filippo, accompagnato dalla ministra degli Affari esteri Sophie Wilmès e da una delegazione ristretta, a volare a Roma per un incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nessuna tappa a Milano, però. E nessuna luce accesa su Gratosoglio. Già, ma perché i reali, accompagnati dal sindaco Beppe Sala prono a riceverli anche a Palazzo Marino, avrebbero dovuto spingersi sino ai margini della città? L’incontro organizzato al Cam aveva un titolo: “Bruxelles incontra Milano: storia di un quartiere sostenibile”. In quel pezzo di città, infatti, l’università di Bruxelles e il Politecnico di Milano hanno collaborato a uno studio sulla sostenibilità. Ed è nell’ottica di una metropoli dei quartieri che vuole cercare di coinvolgere tutti i suoi spazi, che la visita era stata organizzata.
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