No Green Pass, raduno in piazza Fontana e corteo verso la prefettura al grido di
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Ancora un corteo no Green Pass a Milano. Ma questa volta, rispetto a sabato scorso, con numeri assai più contenuti, senza scontri con polizia e carabinieri e con toni più moderati. In duecento si sono ritrovati in piazza Fontana nel pomeriggio, con il solito tam tam sulle chat di Telegram e i cori di solidarietà verso il presidio dei portuali in Friuli Venezia Giulia: “Trieste chiama, Milano risponde”. Facce tutte già viste nei venerdì di protesta, con le spille rosse sul maglione e i cartelli contro la dittatura sanitaria. “Sant’Ambrogio e San Giorgio sconfiggono i Draghi”, recitava uno striscione a metà tra l’ironico e il fideistico.
Gli autoconvocati, controllati a distanza da funzionari della Digos e dei commissariati, hanno aspettato a lungo che si unissero altri manifestanti. Poi, sempre in duecento, si sono mossi verso Largo Augusto, in direzione del Tribunale e della Camera del Lavoro, ma hanno svoltato su via Francesco Sforza all’altezza della Biblioteca Sormani quando hanno visto lo schieramento a protezione della sede del sindacato, già presidiata da qualche decina di lavoratori.
Nel frattempo, sempre sui social network, si è diffusa la voce di un flash mob di protesta sotto la Prefettura, con l’annunciata presenza del senatore Gianluigi Paragone, che in realtà non si è visto. Il corteo ha viaggiato verso corso Monforte e si è fermato all’angolo con via Vivaio, raggiunto da un altro centinaio di manifestanti. Lì, i negazionisti del certificato vaccinale si sono fermati a gridare i loro slogan, tenuti d’occhio dal cordone di sicurezza.
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