Oltre la laurea: dal digitale al green, ecco i master per trovare lavoro
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Design ecologico e rigenerativo, management dei sistemi ambientali, finance and digital innovation, intelligenza artificiale per la pubblica amministrazione. Ma anche social media, opinione pubblica e marketing politico, psicologia ed etica delle cure palliative, criminologia clinica nell’ambito forense, management aziendale. Sono alcuni esempi dei master post-laurea alla prima edizione in partenza nelle università italiane e nei principali istituti privati. Se da un lato green e digitale “contaminano” sempre di più i programmi, dall’altro a farla da padrone restano sempre i corsi dell’area economico-sociale e giuridica (1.067), insieme a quelli in ambito sanitario (1.087). In totale i master con iscrizioni ancora aperte nel 2022 sono 3.027, in deciso aumento rispetto ai 2.766 dello scorso anno.
Lab24/La mappa completa di oltre 3mila corsi post-laurea
Le proposte
In base alle informazioni raccolte dal Sole 24 Ore i corsi di I livello (a cui si può accedere con una laurea triennale) sono 1.587 e quelli di II livello (che richiedono il titolo magistrale) 1.359, a cui si sommano una cinquantina di percorsi formativi per executive (studiati per chi ha già qualche anno di lavoro alle spalle) e 35 Mba, i master in business administration, che spesso offrono la possibilità di studiare anche all’estero.
Lezioni e costi
Le lezioni si svolgono in modalità online o blended (aula più e-learning) per 1.402 corsi. I costi di iscrizione nel 40% dei casi arrivano al massimo a 3mila euro, nel 27% oscillano tra 3 e 5mila euro, nel 19% tra 5 e 10mila, mentre circa il 13% dei master supera i 10mila euro di “retta”, con punte di oltre 60mila euro da mettere a budget per iscriversi a un Mba. Di fronte a investimenti economici così importanti quali sono poi i risultati sul mercato del lavoro per chi consegue un master? Tasso di occupazione e retribuzioni risultano superiori a quelli dei laureati, secondo le elaborazioni del consorzio interuniversitario AlmaLaurea su un campione di circa 11mila diplomati di master nel 2020 di 25 atenei.
Lavoro e stipendi
A un anno dal conseguimento del titolo, la percentuale di chi lavora è pari all’89,1% (rispetto al 74,6% di un laureato magistrale). Al top troviamo i diplomati di master dell’area medica, con un tasso di occupazione che raggiunge il 94,4 per cento. E sono positive le performance tra i diplomati delle altre aree: 89,5% dell’ambito scientifico e tecnologico, 86,9% nell’area economica, giuridica e sociale e 80,3% in quella umanistica. Chi non era occupato prima del master impiega in media 4,6 mesi per inserirsi nel mondo del lavoro.La retribuzione mensile netta – a un anno dal titolo – è pari a 1.841 euro (contro 1.340 euro di un laureato triennale e 1.407 di uno magistrale) e sale a 2.107 per i diplomati di master di secondo livello: le buste paga più ricche si registrano nella galassia medica (2.018 euro), mentre sono più contenute tra gli umanisti (1.474 euro).
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