Lo strano caso del dinosauro rubato dal Brasile

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Sulla rivista Palaeontologia Electronica è stato pubblicato uno studio la cui semplice esistenza ha scatenato polemiche e un caso diplomatico internazionale. Si tratta di una nuova analisi di un fossile scoperto negli anni Ottanta in Brasile, e che da allora ha viaggiato parecchio fino ad arrivare in Germania, al museo di storia naturale di Stoccarda, dove risiede attualmente. Ed è proprio quest’ultimo dettaglio ad avere creato il caso: le autorità brasiliane sostengono che questo fossile, che appartiene a un predatore parente di Spinosaurus e che aveva un metodo molto particolare di procurarsi il cibo, sia stato rubato, e vada quindi restituito.

Come un pellicano. Prima di tutto, di cosa stiamo parlando: il dinosauro in questione ha 115 milioni di anni ed è stato scoperto quasi 30 anni fa nel bacino di Araripe, nel nord est del Brasile. Come detto è un parente di Spinosaurus, uno dei predatori preistorici più famosi, ed è stato descritto con il nome di Irritator challengeri – un nome che è un omaggio al professor Challenger, protagonista di Il mondo perduto e di altri romanzi di Conan Doyle. Lo studio è una ricostruzione in 3D del suo cranio e un’analisi dei movimenti delle articolazioni e della posizione di occhi, naso e altre strutture anatomiche: lo scopo è capire come Irritator si nutrisse. La risposta è: come un pellicano, allargando la mandibola e raccogliendo il cibo direttamente dalle acque poco profonde nelle quali andava a caccia. È una scoperta interessante, che rischia però di venire oscurata dalle polemiche.

Torna a casa fossile. Il fossile è stato infatti scoperto da un cercatore di fossili brasiliano prima del 1990, anno in cui il Brasile ha vietato la vendita di questi reperti all’estero; il suo arrivo in Germania, dove ha dovuto aspettare qualche anno prima di venire descritto, è quindi all’apparenza in regola. C’è però una legge brasiliana ancora più vecchia, datata 1942, che dice che i fossili brasiliani in particolare sono di proprietà dello stato federale, e quindi non si possono vendere: chi l’ha recuperato e spedito in Germania, quindi, l’ha tecnicamente rubato e, come ha detto il paleontologo brasiliano Juan Carlos Cisneros, “comprate una cosa rubata non ti rende il suo legittimo proprietario”. Il fatto che il dinosauro sia stato descritto e ri-studiato in Germania viene visto in Brasile come una forma di colonialismo scientifico, e ci sono sempre più voci che chiedono con forza che il fossile di Irritator venga restituito.



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