Curare i figli ci ha resi più intelligenti?

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È nato prima l’uovo o la gallina?” è un classico quesito che si può risolvere con gli strumenti dell’evoluzionismo, e che si può ritrovare in infinite variazioni nel mondo naturale. Per esempio, le specie più intelligenti (o meglio, quelle con il cervello più grosso) sono anche quelle che dedicano più energie alla cura dei figli: c’è un collegamento tra le due cose? Qual è la causa, e quale l’effetto? Uno studio pubblicato su PLOS Biology propone una risposta a questa domanda, ottenuta analizzando le differenze cerebrali e di investimento parentale in un gran numero di specie animali.

Cervelli in crescita. Avere un cervello di grandi dimensioni significa avere capacità cognitive più complesse e quindi, in ultima analisi, più possibilità di sopravvivere e prosperare; ma significa anche dover investire parecchie energie per farlo funzionare, e questo costo potrebbe essere un fattore limitante alla crescita stessa del cervello.

Finora, però, tutti gli studi si sono concentrati sui cervelli adulti; ma il cucciolo di un animale con il cervello grosso ha bisogno di tanta energia per svilupparsi, una questione che viene affrontata per la prima volta in questa nuova pubblicazione. Alla base dello studio c’è un paradosso apparente: più un cervello è grosso, più ha bisogno di energia per funzionare; ma il cervello di un animale che sta crescendo non è pienamente attivo fino a che non raggiunge l’età adulta, e dovrebbe quindi fungere da limite alla sua stessa crescita. Dove trovano le energie questi animali? La risposta è: nei genitori.

Grazie genitori! Non esiste una regola valida per tutte le specie viventi, ma in generale gli animali a sangue caldo hanno evoluto cervelli più grandi e complessi di quelli a sangue freddo. Oltre a questo, hanno anche evoluto cure parentali più complete: non si limitano a deporre un uovo e lasciarlo crescere, ma curano il piccolo dalla nascita fino a che non è indipendente, allattandolo, procurandogli il cibo, tenendolo caldo…

Lo studio evidenzia un parallelismo evidente tra l’evoluzione di queste cure complesse e l’aumento delle dimensioni del cervello: in altre parole, l’energia necessaria allo sviluppo di un cervello complesso proviene “da fuori”, dalle cure parentali. Durante lo sviluppo, quindi, questi animali hanno a disposizione tutta l’energia che serve per “coltivare” il loro cervello e le loro capacità cognitive; quando toccherà a loro diventare genitori, poi, potranno restituire tutto quanto ai figli, sacrificando una parte delle loro energie in favore del loro sviluppo.



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