Il coccodrillo che prospera nonostante l’inquinamento

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Il fiume Tarcoles, in Costa Rica, è uno dei corsi d’acqua più inquinati d’America, perché riceve “in dono” ogni giorno tonnellate di rifiuti di ogni genere dalla capitale San José, al punto che è stato più volte paragonato a una vera e propria fogna a cielo aperto. Il Tarcoles, però, è noto anche con un altro nome: “fiume dei coccodrilli”, in omaggio alla nutrita popolazione di coccodrillo americano (Crocodylus acutus) che affolla le sue acque, e che è in continua crescita fin dagli anni Ottanta.

Come riportato dal sito di divulgazione scientifica AFP, questo rende il corso del Tarcoles contemporaneamente una delle aree più inquinante del continente e un rifugio sicuro per una specie che altrove sta al contrario sparendo, a causa della caccia e della distruzione dell’habitat.

La fogna di San José. Come suggerisce il nome, il coccodrillo americano vive in un’area che va dalla Florida a Perù e Venezuela, oltre che sulle isole dei Caraibi, da Cuba alla Giamaica. La specie è considerata “vulnerabile” dall’Iucn, l’Unione mondiale per la conservazione della natura, e nonostante la sua diffusione sia in crescita negli ultimi anni, i numeri restano comunque molto bassi: si stima che ne rimangano circa 5mila esemplari.

Di questi 2mila vivono in Costa Rica, nelle acque del Tarcoles, dove sono talmente diffusi da essere diventati un’attrazione turistica, nonostante il fiume sia particolarmente inquinato: non solo da plastiche e microplastiche, ma anche da metalli pesanti, nitriti e altre sostanze tossiche. Un’analisi delle acque del fiume, condotta dal biologo dell’università nazionale della Costa Rica Ivan Sandoval, ha rivelato che nel Tarcoles si trovano fino a 150 specie diverse di batteri patogeni.

Non va tutto bene. Né le malattie né le sostanze tossiche, però, sembrano preoccupare il coccodrillo americano, che secondo Sandoval non ha problemi a sopportare le condizioni avverse. Il risultato è che un animale che è quasi sparito dal resto del continente sta invece vedendo crescere i suoi numeri in Costa Rica, al punto che i contatti con gli umani sono sempre più frequenti; c’è addirittura un po’ di preoccupazione tra i conservazionisti locali, perché i coccodrilli del Tarcoles potrebbero abituarsi alla nostra presenza e avvicinarsi sempre di più alle zone abitate.

Ovviamente, il fatto che il coccodrillo americano non abbia problemi con l’inquinamento non significa che la situazione del Tarcoles sia normale: nonostante una politica green, tra le migliori al mondo, la Costa Rica ha grossi problemi di inquinamento delle acque e di gestione dei rifiuti, come dimostra il suo fiume più importante.



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