Caro bollette, per le imprese edili aumenti del 1.230% rispetto al 2020
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«Rispetto al 2020 per le imprese edili la bolletta energetica è cresciuta oltre 10 volte, +1.230% secondo le stime dell’Ance». Lo ha sottolineato Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, l’associazione delle imprese di costruzione di Milano, Lodi e Monza e Brianza.
Acciaio +55%, pvc +43%
«Negli ultimi 7 mesi l’acciaio è cresciuto del 55%, il pvc del 43% e il bitume del 49%, in media siamo al 35% di aumento dei prezzi in 6 mesi – ha aggiunto – . Ma ora si apre anche un altro fronte critico che è quello legato al blocco delle filiere di fornitura dell’edilizia. Ci tengo a ricordare che l’edilizia rappresenta il 9,6% del Pil e genera una occupazione diretta di oltre 1,4 milioni di persone. L’intera filiera delle costruzioni arriva a superare il 20% del Pil toccando quasi tutti i settori economici e tiene in piedi il mercato interno italiano in quanto l’80% degli acquisti è Made in Italy».
Si tratta, sempre secondo De Albertis, di una «macchina economica che riesce a triplicare all’indietro la ricaduta degli investimenti diretti, crea occupazione e attiva la rigenerazione urbana. Se si ferma è un danno per tutti».
Opere ferme per il caro bollette
Le opere ferme per il caro bollette secondo la presidente «ci sono assolutamente. Il problema è che abbiamo tanti lavori in corso e i prezzi devono essere adeguati. Sono stati fatti dei provvedimenti dal governo con il Sostegni bis, o il dl Energia, ma il problema è che sono risultati inadeguati. Anche perché le procedure di rimborso sono farraginose e passano dai sei ai diciotto mesi e sono tempi incompatibili con la possibilità delle imprese di sopravvivere», ha concluso.
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