Servizi ambientali, rinnovato il contratto: aumento di 121 euro e buono benzina
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Il nuovo contratto dei 100mila lavoratori dei servizi ambientali porterà un aumento medio di 121 euro e sarà valido fino al 31 dicembre del 2024. Si è chiusa così la lunga trattativa le associazioni datoriali (Utilitalia, Confindustria Cisambiente, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi e Assoambiente) e i sindacati (Fit Cisl, Fp Cgil, Uiltrasporti e Fiadel) per rinnovare il contratto collettivo nazionale dei servizi ambientali. «Bene il rinnovo e l’unificazione del contratto dei servizi ambientali di aziende pubbliche e private, che riguarda circa 100mila addetti. Servizi di cui abbiamo misurato la grande rilevanza durante la pandemia», commenta il ministro del Lavoro Andrea Orlando. «Rinnovare e adeguare i contratti è un bene per i lavoratori che ottengono un giusto riconoscimento salariale e importante per mettere imprese e lavoratori in condizione di poter cogliere a pieno le sfide delle transizioni», aggiunge.
La durata
Il nuovo contratto decorrerà da gennaio 2022 e avrà durata fino al 31 dicembre 2024. Dopo la sigla dell’ipotesi di accordo – che dovrà essere sottoposta ai lavoratori – i sindacati hanno sospeso lo stato di agitazione e revocato lo sciopero già proclamato per il prossimo 20 giugno.
La parte economica
L’incremento economico comune ai due contratti Uitilitalia e Assoambiente nel triennio è di 121 euro sul parametro 130,07 (livello 3A). Di questi 80 euro sono previsti come incremento delle retribuzioni base parametrali mensili, 6 euro sono invece previsti in base all’accordo del sistema di classificazione del personale, 3 euro per la definizione delle indennità dell’area impiantistica, 15 euro come elemento retributivo aggiuntivo collegato alla produttività e 17 euro da destinare al welfare. Per il periodo 1 gennaio -30 giugno 2022 viene riconosciuto ai lavoratori un importo pro-capite pari a 130 euro in buoni benzina o analoghi titoli per l’acquisto di carburante, ai sensi dell’art. 2 del DL n. 21/2022.
L’ “uniformazione” degli istituti contrattuali
Questo rinnovo segna l’uniformazione della quasi totalità degli istituti contrattuali dei due contratti di settore e cioè Utilitalia e Assoambiente. Nonostante il contesto caratterizzato da shock energetico e aumento prezzi dei carburanti per autotrazione le associazioni datoriali hanno scelto di arrivare alla chiusura del negoziato e oggi esprimono «soddisfazione per il buon esito della trattativa, nella quale hanno prevalso il senso di responsabilità fra le parti e di unitarietà».
L’allargamento del perimetro e le sfide future
Tra le prossime sfide sia per i datori di lavoro che per i sindacati c’è l’allargamento del perimetro di applicazione del contratto a tutta la filiera per cogliere l’opportunità dell’economia circolare, evitare il dumping contrattuale e innovare in materia di classificazione e valorizzazione del capitale umano premiando competenza e risultati. Anche a vantaggio di tutti i cittadini che beneficiano dei servizi ambientali. Per il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, si tratta di «un risultato storico. Dopo una…
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