Attacco hacker al Fatebenefratelli-Sacco: radiografie e prelievi ripartiti,
Alcuni servizi sono ripartiti. Come la diagnostica per immagini – Rx, ecografie, Tac – al Fatebenefratelli e alla Melloni, il servizio di Anatomia patologica e quello di Laboratorio, tanto che da stamattina riprenderanno le analisi del sangue in tutti i punti prelievi che dipendono dai quattro ospedali coinvolti. Ma altri dipartimenti – a partire dai pronto soccorso – fino a ieri sera continuavano a non avere a disposizione gli applicativi necessari a funzionare in modo regolare. Tanto che Areu ha continuato per tutto il giorno a dirottare le ambulanze negli altri ospedali della città.
Continuano i disservizi provocati dall’attacco hacker che, nella notte tra il 30 aprile e l’1 maggio, ha travolto i 500 server dell’infrastruttura informatica dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco. Mandando in tilt il funzionamento dei quattro presidi – oltre al Sacco e al Fatebene, anche il Buzzi e la Macedonio Melloni – che dipendono dall’Asst. A ieri pomeriggio la ripresa dei servizi – seppur parziale – aveva riguardato soprattutto il Fatebenefratelli e la Melloni, dove per esempio sono riprese le attività di refertazione, dimissione e prenotazione. Ancora ferme, invece, quelle del Sacco e del Buzzi, dove l’obiettivo è completare il ripristino entro oggi.
I Cup, gli sportelli aperti al pubblico, hanno ripreso a funzionare per tutti e quattro presidi, al contrario della posta elettronica interna. Per quella medici, infermieri e amministrativi dei quattro ospedali dovranno attendere ancora, visto che sarà l’ultimo servizio ripristinato: “In quanto potenziale veicolo di infezione è rimandato alla conclusione delle indagini in corso”, spiegano dall’azienda sociosanitaria. Che ha subito denunciato l’attacco, di tipo ramsonware, alle autorità: in procura è stato aperto un fascicolo per accesso abusivo ai sistemi informatici e distruzione di dati. L’inchiesta è in capo al procuratore aggiunto Eugenio Fusco e alla pm Bianca Maria Baj Macario. Da capire se i dati sono stati salvati tramite un backup aziendale, o se ci sono state perdite irreparabili. “Continuano le indagini di polizia postale ed Agenzia di Cybersicurezza in particolare volte sia alla verifica della violazione di dati sensibili e sia alla verifica di eventuali richieste di riscatto – spiegano dall’Asst Fatebenefratelli-Sacco – . Essendo al momento in corso indagini non siamo in grado di confermare o smentire quanto sopra”.
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