Arvedi, ecco il piano per Ast con focus su idrogeno e rilancio produttivo
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Acciai speciali Terni guarda al futuro con investimenti per un miliardo di euro in impianti, tornando a produrre anche il lamierino magnetico, e con la prospettiva di raggiungere nel medio periodo la decarbonizzazione puntando sull’alimentazione a idrogeno verde. Il piano industriale targato Arvedi – presentato ieri alle istituzioni e ai lavoratori dal presidente del gruppo Giovanni Arvedi, dall’amministratore delegato di Finarvedi, Mario Caldonazzo, e dal direttore di stabilimento e componente del board, Dimitri Menecali – conferma in larga parte le indiscrezioni delle ultime settimane e trova la piena approvazione della controparte sindacale.
Uilm: Un piano che può avere successo
«Dopo anni di incertezza e di insoddisfacente gestione da parte di Thyssenkrupp – hanno detto a conclusione dell’incontro Guglielmo Gambardella, coordinatore nazionale Uilm per la siderurgia, e Simone Lucchetti, segretario generale Uilm – questo piano industriale ha tutte le caratteristiche per avere successo. La Uilm vuole raccogliere la sfida del gruppo di Cremona per lo sviluppo industriale ed occupazionale di Ast a cui deve però seguire la crescita del benessere complessivo dei lavoratori». I due rappresentanti dei lavoratori giudicano «imprescindibile» però, data la complessità degli investimenti «un fattivo e /concreto impegno delle istituzioni locali e nazionali nella riduzione dei tempi degli iter amministrativi legati ad autorizzazioni delle opere necessarie, a partire dall’Accordo di Programma», ricordando che «purtroppo già in passato abbiamo constatato il freno della burocrazia allo sviluppo del Paese».
Fim Cisl: un progetto che guarda al futuro
Valutazione positiva anche da parte del segretario naazionale della Fim Cisl, Valerio D’Alò. «Come Fim – ha detto – valutiamo positivamente il piano, non solo per gli l’intenti di rilancio anche di quei pezzi di produzione che col tempo erano andati persi o erano diminuiti, ma anche soprattutto perché è un piano che guarda al futuro parlando già di idrogeno e acciaio verde. Arvedi ha parlato anche di sostenibilità energetica facendo riferimento alla necessità di ricorrere ad approvvigionamenti da energie rinnovabili. Un piano insomma che guarda al futuro e ad una produzione verde e sostenibile dell’acciaio. Ora – ha concluso – è importante in questo percorso di rilancio e investimenti che ognuno faccia la sua parte e soprattutto che le istituzioni e gli enti: sia locali, che nazionali, rendano agevoli tutti quei percorsi normativi ed autorizzativi che devono accompagnare un piano di questa portata. La Fim farà la propria parte e sarà attenta agli investimenti ma anche, alle esigenze e alle necessità di un’azienda come Ast strategica per l’intero Paese, come tutto il settore siderurgico e di una comunità che vede nell’acciaieria un asse trainante del lavoro e benessere del proprio territorio».
Tesei: importantissimo per la Regione
A questo proposito, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, si è dichiarata disponibile «a qualsiasi percorso per creare quelle condizioni abilitanti che possano portare avanti questo progetto…
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