Taxi in piazza contro il ddl concorrenza, un Qr code per illustrare le ragioni
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«Non siamo rider 4.0». Tutte le sigle sindacali dei tassisti hanno confermato lo sciopero generale per mercoledì 24 novembre. La protesta di Fita-Cna, Ascom taxi, Uiltrasporti, Unica-Cgil e Uritaxi culminerà con un corteo a Roma al quale parteciperanno i tassisti provenienti da tutta Italia per manifestare in primis contro il ddl Concorrenza. Nel dettaglio si chiede il ritiro dell’articolo 8 del ddl concorrenza, con il quale – denuncia la categoria – si andrà a deregolamentare ulteriormente il settore, a favore delle multinazionali. L’articolo prevede una riforma del trasporto pubblico non di linea, quindi taxi e Ncc.
Sciopero dalle 8 alle 22, corteo nella Capitale
Lo sciopero si svolgerà dalle 8 alle 22. Saranno garantiti i servizi essenziali alle fasce deboli della popolazione. Il corteo partirà alle 11.30 da piazza della Repubblica per arrivare a piazza Madonna di Loreto. «Il ddl concorrenza non può essere un pretesto per regalare la gestione della domanda a delle piattaforme di mera intermediazione, rendendoci dei riders 4.0 del trasporto persone», hanno scritto i sindacati. «La tecnologia non ci spaventa e siamo disponibili a ragionare su come essere più efficienti e migliorarci, ma senza snaturare o destrutturare quanto costruito con sudore e fatica», aggiungono le associazioni di categoria, sottolineando che bisogna «portare a termine la revisione normativa iniziata nel 2017».
Le ragioni inquadrando un Qr code
E sarà uno sciopero più digitale del solito. I motivi della protesta, oltre a essere esposti a bordo dei taxi, saranno consultabili inquadrando il Qr code esposto sui taxi. Lo stesso Qr che campeggerà su uno striscione esposto nel parcheggio di Roma Termini. E inquadrandolo si leggerà: “Sciopero perché difendo il mio lavoro da chi vorrebbe distruggere il servizio pubblico , 40.000 imprese e 40.000 famiglie; sciopero perché voglio continuare a garantirti una tariffa certa, visibile, amministrata; sciopero perché tu non cada preda di un freddo moltiplicatore di prezzo che lo raddoppia, triplica, a seconda della richiesta di corse; sciopero perché come te, sono stufo di pagare le tasse che evadono le multinazionali; sciopero perché voglio regole certe per tutti e non una giungla in cui vince il più furbo, o il più ladro; sciopero perché come te, sacrifico ogni mio attimo per dare dei sogni e un futuro dignitoso alla mia famiglia. Contro la politica collusa con le multinazionali”.
Si chiede il ritiro dell’articolo sotto accusa
I tassisti chiedono al Governo di stralciare l’articolo sotto accusa ed emanare invece i decreti attuativi, legati alla precedente riforma del trasporto pubblico locale non di linea (legge 12/2019). «Abbiamo chiesto di stralciare l’articolo 8 del ddl concorrenza e di ripartire dai decreti attuativi che attendiamo da tre anni – sottolinea Marco Verzari, segretario nazionale di UilTrasporti -, riaprendo i tavoli per l’attuazione che si sono prima rarefatti e poi sono scomparsi. I due attesi decreti attuativi e il dpcm da emanare si occupano di tre aspetti della regolamentazione: il Ren (Registro elettronico nazionale), il foglio…
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