Brembo svela i freni con intelligenza artificiale
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«Ci sono momenti in un’azienda – spiega Daniele Schillaci, amministratore delegato di Brembo – che cambiano il paradigma del business. Oggi con il lancio di Sensify è uno di quei giorni. La differenza tra Sensify e un convenzionale sistema (anche di tipo brake-by-wire) è la stessa che esiste tra un orologio ed uno smartwach. Siamo tutti d’accordo che esistono bellissimi orologi, ma è innegabile che uno smartwatch offra un’esperienza molto più ampia».
Lancio commerciale nel 2024
Il sistema frenante, sarà commercializzato a partire dal 2024, anticipa l’auto del futuro, connessa ed elettrica, ma anche il posizionamento industriale di Brembo, multinazionale con oltre 11mila dipendenti e oltre 2,2 miliardi di fatturato.
Sensify è il primo frutto della strategia «Turning Energy into Inspiration», che, lanciata un anno fa, punta a trasformare Brembo in un solution provider mediante un percorso evolutivo che ricorda quello delle tech company.
Non a caso l’azienda bergamasca dispone di un centro di ricerca situato proprio nella Silicon Valley e investe in ricerca e sviluppo circa il 6% del fatturato impiegando il 10% dei dipendenti in attività di R&D.
Sviluppo software sempre più strategico
L’era digitale, l’auto elettrica e la guida assistita stanno mettendo sotto pressione l’industria dell’auto e dei suoi componenti. «Stiamo affrontando – dice Schillaci – una sfida senza precedenti». In questa transizione epocale, i freni saranno tra le poche cose che resteranno ma occorre compiere un salto evolutivo che permetta di integrare passato e futuro: tecnologia digitale e meccanica. E questo cambia la fabbrica che si trasforma in un lab di produzione più vicino a quello dei computer e degli smartphone dove lo sviluppo software è strategico.
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