Porti, nell’Authority dell’Adriatico sta per entrare anche Termoli
[ad_1]
I punti chiave
- Richieste per la Zes
- Le crociere
- Il modello Brindisi
L’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale si accinge ad aumentare il numero dei porti controllati. A Bari, Brindisi, Monopoli, Barletta e Manfredonia, che sono tutti in Puglia, sta per aggiungersi Termoli nel Molise. «Si sta configurando un’aderenza tra area dell’Autorità portuale e quella della Zona economica speciale interregionale Puglia-Molise – spiega Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Authority del Mar Adriatico Meridionale -. Termoli, infatti, fa parte della Zes adriatica e insiste sul porto core di Bari. Il procedimento per l’ingresso di Termoli é in una fase molto avanzata. Dopo l’intesa Puglia-Molise, a stretto giro dovrebbe arrivare il via libera del Consiglio regionale del Molise e del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile. Oltretutto questo passaggio è fondamentale anche per accedere alle risorse del Pnrr». «Ci sarebbe un settimo porto da inserire per essere completi nella corrispondenza tra circoscrizione dell’Authority e area della Zes ed é quello di Molfetta. Che rientra già nella Zes ma è gestito dalla Capitaneria di porto. Molfetta, allo stato, non fa parte dell’Authority. I lavori per l’infrastrutturazione della parte commerciale sono in corso e se a Molfetta volessero unirsi, sarei molto contento».
Ci sono richieste per la Zes
A proposito della Zes interregionale, Patroni Griffi osserva che «quella nostra è operativa. Altrove i commissari sono decaduti mentre a noi non è mai stato nominato, quindi prosegue il regime transitorio e gli organi possono riunirsi». «Stiamo registrando – aggiunge il presidente dell’Authority – molte richieste e le imprese cominciano ad investire nella Zes anche perché gli incentivi sono interessanti con l’estensione del credito di imposta all’acquisto e ristrutturazione di immobili». «Abbiamo – aggiunge – a Manfredonia un investimento da 300 milioni e 200 addetti del gruppo Seasif, attivo nel commercio di terre rare e bentonite, e quello di Edison nel gnl a Brindisi. Per quest’ultimo si attende il parere del Consiglio superiore Opere pubbliche».
Ampliata l’offerta per le crociere
In attesa di crescere sul piano dimensionale, l’Authority è intanto cresciuta con l’offerta. Gli approdi croceristici sull’Adriatico, oltre ai porti di Bari e Brindisi, contano anche quelli di Monopoli, Barletta e Manfredonia. Attraverso un progetto Interreg, con finanziamento complessivo Ue di 2,5 milioni, «si è trattato di valorizzare la vocazione turistica dei piccoli porti, costruendo quel minimo di infrastruttura che permetta di consolidare il traffico croceristico e sostenere la crescita – dice Patroni Griffi -. Abbiamo usato una parte delle risorse, erogate complessivamente a più soggetti». «Credo molto nella resilienza che per la portualità – aggiunge Patroni Griffi – significa polifunzionalità e polisettorialità. Con tutti i porti, abbiamo infatti un mix che va dal traffico industriale ai container, dalle merci al turismo».
Navi piccole ma con una clientela esigente
«La croceristica – afferma Patroni Griffi – non è un mercato unico ma segmentato. Si distinguono cinque…
[ad_2]
Read More: Porti, nell’Authority dell’Adriatico sta per entrare anche Termoli