Superbollette Sicam nell’Alto Mantovano: la Cassazione apre uno spiraglio

Federconsumatori segnala la decisione contro Arera: «No alla retroattività, quindi anche alle partite pregresse»

CASTEL GOFFREDO. Una sentenza della Cassazione (23 giugno 2021, 17959) potrebbe venire incontro a Federconsumatori che, da oltre un anno e mezzo, si oppone, in nome di un buon numero di cittadini, alla decisione, da parte della multiutility Sicam, di emettere le bollette per le partite pregresse. Da più di 6 mesi, inoltre, si attende la sentenza del giudice di pace sulla causa pilota che sempre Federconsumatori di Mantova ha avviato.

Ora, però, come spiega il presidente dell’associazione che fa capo alla Cgil, Luigi Pace, «c’è stata una sentenza della Cassazione su una vicenda sovrapponibile a quella che stiamo vivendo qui nell’Alto Mantovano e che vede coinvolte 60 mila persone. In sostanza, questa sentenza, verso Arera – l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ndr – vede riconosciuto uno dei principi alla luce del quale abbiamo mosso le nostre rimostranze e avviato la causa pilota. Il principio è quello della retroattività. In sostanza, non è legittimo andare a chiedere soldi su questioni del passato. Di fatto, dunque, le partite pregresse sono illegittime. È noto che ogni sentenza fa storia a sé, ma è altrettanto chiaro che le sentenze di Cassazione sono importanti e fanno legislazione. Ora, auspichiamo che il giudice di pace prenda in considerazione questa sentenza che, di fatto, dimostra come le nostre perplessità sulla vicenda avessero un fondo di verità. Ora attendiamo con rinnovata fiducia la sentenza e chiediamo ancora un poco di pazienza ai cittadini».

Pace, dunque, esulta e con lui tutto lo staff che ha seguito la vicenda, come l’avvocato Marco Valla. «Siamo attivi su questa faccenda fin dall’arrivo delle prime bollette. Abbiamo inviato reclami e avviato una causa pilota. Siamo pronti anche a operare sul fronte dei rimborsi perché se questa sentenza, come speriamo, apre uno spiraglio, allora Sicam dovrà rimborsare chi ha pagato. Non solo, siamo sempre attenti e attivi sul fronte dei consumi e, data la nostra storia, sul tema dei salari e dei diritti dei lavoratori. Nessuna questione personale; crediamo nella legge e qui, a nostro avviso, come dimostra la sentenza, c’è qualcosa che, fin dall’inizio, non funziona. Invitiamo a contattarci ai numeri 335 7126602, 347 2304492 o allo 0376 2201; oppure alla mail federconsumatori@federconsumatori.mn.it” conclude Pace.