Asstel: «Serve oltre un miliardo di euro per formazione e ricambio generazionale
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Previsto inizialmente dalla legge Fornero e ripreso dal Jobs Act, il fondo bilaterale di settore punta a risolvere i problemi legati alla trasformazione di un comparto, adattandosi ai bisogni della filiera, incentivando i percorsi di formazione e riqualificazione, sostenendo il ricambio generazionale e le nuove assunzioni.
Per l’associazione agire all’interno della missione 5 del Pnrr
Per Asstel il Pnrr è la risorsa adatta per sostenere il fondo: «si potrebbe agire all’interno della missione 5 del Pnrr “inclusione e coesione” in cui rientrano anche gli interventi su occupazione e politiche attive oppure nella prossima legge di Bilancio sulle cui linee generali si comincia a ragionare proprio in queste settimane».
Una delle esigenze più sentite dal settore è quella di investire nella formazione delle persone che lavorano nelle aziende della filiera. «Serve attivare un patto per le competenze che preveda la formazione permanente indispensabile alla trasformazione digitale e all’innovazione a beneficio di imprese e persone. Stiamo formando tutti e 130mila lavoratori della filiera senza lasciare – afferma Di Raimondo, anticipando alcune tematiche del convegno “Le sfide delle telco per l’Italia del futuro: dalla formazione dei giovani al fondo bilaterale di settore” alla Luiss Business School il 31 maggio – nessuno indietro, occorre procedere con azioni di formazione permanente. Già oggi sono coinvolte oltre 75mila persone in attività di upskilling e oltre 28mila in attività di reskilling. Ma occorre fare di più: vogliamo passare dai cinque giorni svolti in media di formazione nel 2020 a 7-8 giorni già dal 2021».
Boccardelli (Luiss BS): «Chiamati a difendere centralità del capitale umano»
L’impegno a lavorare sulle competenze è condiviso anche dalla Luiss Business School. «Abbiamo davanti a noi un orizzonte in continua trasformazione – è il commento del direttore Paolo Boccardelli – e siamo chiamati a intercettare, analizzare e definire i trend della trasformazione digitale con una rapidità mai sperimentata prima d’ora. In un contesto dominato dalla messa in discussione di ogni parametro precedentemente consolidato noi, protagonisti dell’alta formazione manageriale e in prima linea nell’accompagnare i leader del futuro nel processo di valorizzazione dei talenti e acquisizione di nuove competenze e strumenti, siamo chiamati a difendere la centralità del capitale umano. È alla persona, al valore del professionista e del cittadino consapevole che dobbiamo guardare, concentrando i nostri sforzi per alimentare processi virtuosi per il mondo del lavoro e per la società nel suo complesso».
Lo Storto (Luiss): «Entro 2025 potrebbe emergere 97 milioni di posti di lavoro»
Varie le figure richieste dal mercato, tra quelle più gettonate ci sono i data scientist e gli IoT solutions engineer. «L’accelerazione tecnologica causata dalla pandemia – aggiunge Giovanni Lo Storto, direttore generale della Luiss – ha generato una trasformazione senza precedenti del mondo delle professioni: secondo il rapporto “The future of Jobs” del World economic forum, entro il 2025 potrebbero emergere 97 milioni di nuovi posti di lavoro a livello…
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