Costruzioni: senza i bonus a febbraio calo del 3,9%
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L’ultimo calo c’era stato a settembre del 2023. Da allora, l’indice destagionalizzato della produzione delle costruzioni, elaborato dall’Istat, aveva fatto segnare quattro aumenti consecutivi. Ieri, però, c’è stata una importante inversione di tendenza, con una contrazione del 3,9% a febbraio, rispetto al mese precedente (con la riduzione mensile, in percentuale, più alta dal 2022).
Una contrazione che arriva in una situazione comunque molto positiva per il settore (che viene da mesi di crescita sostenuta) e si porta probabilmente dietro i primi effetti dei tagli assestati dal Governo ai bonus edilizi. Dal 2024, infatti, il superbonus è passato ufficialmente dal 110%/90% al 70%, riducendo di molto la sua attrattività.
Resta da capire se nei prossimi mesi questa tendenza sarà confermata. Anche se il colpo assestato dall’esecutivo con il decreto 39/2024 di fine marzo, con il blocco totale di cessione del credito e sconto in fattura, fa pensare che la spinta delle agevolazioni casa si ridurrà in modo strutturale. Un ruolo decisivo, per rimettere la bilancia degli investimenti in equilibrio, sarà giocato dagli appalti legati al Pnrr.
Si tratta, comunque, ancora di numeri da prendere con le molle e da interpretare solo vedendo quello che succederà nei prossimi mesi. «Non vedo segnali preoccupanti – spiega Flavio Monosilio, direttore del Centro studi Ance -, perché a gennaio ci confrontavamo con un dato molto alto, quindi a livello tendenziale a febbraio abbiamo una produzione ancora alta, caratterizzata sicuramente da una spesa elevata dei Comuni. Detto questo, finita la coda del superbonus e delle cessioni dei crediti, andiamo verso un ridimensionamento degli investimenti in efficientamento energetico. Immaginiamo che, a livello complessivo, ci sia una frenata della produzione, ma non un crollo perché il Pnrr compenserà in parte l’effetto dei bonus edilizi».
Tornando ai numeri di ieri, questi dicono che a febbraio 2024 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni diminuisca del 3,9% rispetto a gennaio. Il calo – va precisato – è un primo passo falso in un contesto nel quale i numeri del settore restano comunque molto alti, per effetto della grande spinta registrata in questi ultimi anni.
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