Armani apre alla svolta: «Non escludo una fusione o l’Ipo»

[ad_1]

Il gruppo da 2,35 miliardi verso i 50 anni

Giorgio Armani, piacentino, classe 1934, ha fondato l’azienda quasi cinquant’anni fa. Con alle spalle un’esperienza da vetrinista in Rinascente negli anni Sessanta e, successivamente, da stilista per Nino Cerruti, dove sviluppa una conoscenza approfondita dei tessuti e della confezione, ha aperto il primo ufficio di consulenza all’inizio degli anni Settanta, a Milano, insieme a Sergio Galeotti, e, nel 1975, la Giorgio Armani. Da quel momento in poi ha scalato l’Olimpo della moda internazionale, facendosi interprete di uno stile sartoriale, elegante e senza fronzoli. L’azienda negli anni, con le linee Giorgio, Emporio e Armani Exchange, con il beauty, gli occhiali (in licenza a EssilorLuxottica fino al 2038), la linea Armani casa e gli hotel, è cresciuta su scala globale ed è diventata un gruppo da 2,35 miliardi di ricavi netti (dato 2022, l’ultimo disponibile, in crescita del 16,5% rispetto all’anno precedente) ed Ebit pari a 202.5 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al 2021.

L’indipendenza e il nodo della successione

Giorgio Armani – nonostante i rumors che si sono susseguiti per anni, tra cui quello di un’eventuale cessione alla L’Orèal che da decenni produce profumi e beauty a marchio Giorgio Armani e attualmente ha una licenza fino al 2050 – non ha mai voluto cedere il passo, e infatti dalla morte del socio nel 1985 continua ad essere amministratore delegato e di fatto azionista unico, e ha sempre difeso l’indipendenza della sua azienda. In un documento del 2016, diffuso dall’agenzia Reuters alla fine dello scorso anno, erano già state messe nero su bianco le opzioni per una possibile successione: gli eredi di Armani (che non ha figli) sarebbero chiamati ad affrontare una potenziale quotazione in Borsa – che tuttavia secondo tale documento non potrà avvenire prima di cinque anni dalla sua scomparsa – e qualsiasi potenziale attività di fusione e acquisizione.

Sempre nel 2016 Giorgio Armani ha creato una Fondazione che avrà un ruolo importante nella fase di successione e di “continuità” dell’heritage del fondatore dopo la sua morte. La Fondazione è guidata da un consiglio a tre formato da Giorgio Armani stesso (in carica a vita), Pantaleo Dell’Orco, storico collaboratore di Armani, e Irving Bellotti, banker di Rothschild.

Loading…

[ad_2]

Read More: Armani apre alla svolta: «Non escludo una fusione o l’Ipo»

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

https://kotogrillsushi.com

https://desawisatapela.com/

https://philmarriott.net/lucky-neko/

https://vipluxurysalonspa.com/wp-includes/slot-bet-100/

https://www.espacoprovincia.com.br/slot-qris/

https://www.jennails.dk/wp-includes/mahjong-ways/

https://amruthamoringaleaf.com/wp-includes/slot-bet-100/

https://jyothiagrifirms.com/wp-includes/slot-kamboja/

https://www.erredeagency.com/lucky-neko/

https://www.erredeagency.com/starlight-princess/

https://aquitemdende.com/mahjong-ways/

https://247arquitetura.com.br/wp-includes/slot-server-thailand/

https://www.hartwellclothing.com/wp-content/gates-of-olympus/

https://decoroombg.com/wp-includes/wild-bandito/

https://www.katiegirlhere.com/lucky-neko/

https://decoroombg.com/wp-includes/spaceman-slot/

https://www.jeuxvape.fr/mega-wheel/

https://naturalzestskincare.co.nz/rujak-bonanza/

humanitairebenin.org/wild-bounty-showdown/

https://philmarriott.net/spaceman/