Una persona ha contratto l’influenza aviaria da bovini contaminati in Texas
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Una persona in Texas ha contratto l’influenza aviaria dopo aver lavorato a stretto contatto con mucche da latte infettate dal virus. Lo hanno confermato i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi: il paziente (o la paziente) che ha manifestato i sintomi di una congiuntivite ed è in via di guarigione, è risultato positivo a un sottotipo del virus influenzale aviario H5N1, lo stesso che sta circolando nei volatili selvatici e da allevamento nonché in diverse specie di mammiferi di ormai quasi tutti i continenti. È la prima volta che viene documentata la trasmissione all’uomo da un altro mammifero.
L’aviaria tra i bovini. A fine marzo era stata diffusa la notizia della presenza del virus dell’influenza aviaria nelle mucche da latte di almeno cinque Stati USA, Texas, Kansas, Michigan, Nuovo Messico e Idaho. I bovini non erano considerati particolarmente a rischio e non è ancora chiaro come abbiano contratto il patogeno. In alcuni allevamenti è stata confermata la presenza di volatili morti infettati dall’aviaria; ma il virus potrebbe anche aver raggiunto le mucche attraverso le feci o altre secrezioni dei pennuti venuti in contatto con il mangime o l’acqua degli animali, o ancora attraverso animali intermedi come gatti o procioni.
Qual è il rischio per l’uomo? Il paziente lavorava a contatto diretto con alcune mucche da latte infettate dall’aviaria ed è finora l’unica persona risultata positiva al virus H5N1 su decine di pazienti sintomatici testati. L’unico disturbo manifestato dalla persona contagiata è stato un rossore agli occhi come quello da congiuntivite; dopo la conferma della positività, il paziente è stato messo in isolamento ed è guarito dopo essere stato trattato con antivirali per influenza.
L’episodio, scrivono i CDC, «non cambia la valutazione del rischio dell’influenza aviaria H5N1 per la salute umana», considerato basso. «Tuttavia, le persone con esposizioni ravvicinate o prolungate o non protette con volatili o altri animali infetti, inclusi quelli da allevamento, o che siano state in ambienti contaminati da uccelli o altri animali infetti, sono maggiormente a rischio infezione».
Come avviene la trasmissione? Le mucche potrebbero aver contratto l’aviaria in modo indipendente, oppure – eventualità…
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