Quanto vive il cane? Quali razze sono più longeve? Perché?

Parlare di animali domestici e morte non sarà il massimo dell’allegria, ma non c’è dubbio che quando si decide di adottare un cane (o un gatto, o quello che volete) sia importante anche sapere qualcosa della sua aspettativa di vita e di eventuali problemi di salute a cui potrebbe andare incontro per via delle sue caratteristiche fisiche – le razze di cane sono molto diverse tra loro, in particolare quelle che sono state selezionate per essere “pure”. Ecco perché un’equipe dell’associazione inglese Dogs Trust, che si occupa di salvare cani randagi e trovare loro una nuova casa, ha condotto uno studio per cercare di capire quali razze vivano di più, e perché: è pubblicato su Scientific Reports, e dimostra come i cani con il muso lungo e di taglia medio-piccola siano i più longevi in assoluto.

Qual è il cane più longevo? Lo studio è stato condotto raccogliendo dati da più di 500.000 esemplari che vivono in Inghilterra, ed è, secondo Dogs Trust, il primo del suo genere a tenere in conto così tante caratteristiche diverse di un cane: dalla razza alla forma del muso passando per le dimensioni. I risultati riguardano più di 150 tra razze e ibridi, e dicono innanzitutto che l’età media di un cane è di 12 anni e mezzo: 12.7 per le femmine e 12.4 per i maschi, per la precisione. La razza più longeva, sempre stando ai dati dello studio, è il Lancashire heeler, nata negli anni Sessanta del secolo scorso dall’incrocio tra il Manchester Terrier e il corgi (il famoso “cane della Regina”, quando Elisabetta II era ancora viva): vive in media 15.4 anni. Seguono il Tibetan spaniel (un altro cane di piccola taglia), con 15.2, e il bassotto, con 14.

Il problema del muso corto. Dall’altra parte dello spettro c’è per esempio il bulldog, una delle razze più amate del mondo (negli Stati Uniti è prima in questa speciale classifica): questo cane vive in media 9.8 anni. Altre razze con vite altrettanto brevi sono il pinscher (9.3), il mastino napoletano (9.3) e il cane corso (8.1). Qual è la caratteristica in comune a tutte queste razze? Vi basta guardarli: hanno tutti il muso corto e schiacciato, selezionato nei secoli perché considerato particolarmente carino da noi umani, ma che può causare l’insorgere di problemi di salute, soprattutto di natura respiratoria. I cani dal muso corto hanno quindi maggiore bisogno di attenzioni, e quasi sempre anche di frequenti visite dal veterinario: lo studio invita i futuri padroni a tenerne conto, e a ricordarsi che ci sono razze che hanno bisogno di uno sforzo maggiore per rimanere in salute, perché le loro caratteristiche fisiche non li aiutano.