Treni, carrozze invase dal fumo

Gli utenti della linea ferroviaria Parma-Brescello/Viadana-Suzzara segnalano nuovi disagi. «Altro giorno, altro danno», lamentano alcuni, non si sa se più arrabbiati o più fatalisti e disillusi.

L’ennesima segnalazione riguarda lo smog che entra nelle carrozze, rendendone l’aria irrespirabile. Come mostrano video caricati dai viaggiatori sui social, dalla parte sottostante dei vagoni si levano fumi maleodoranti che, durante le soste in stazione, penetrano attraverso le porte aperte negli scompartimenti.

«La puzza che entra nelle carrozze – assicurano gli utenti – toglie il respiro e fa venire un gran mal di testa». «Poveri noi pendolari – dicono gli stessi – ma povero anche il personale viaggiante, costretto a respirare questo smog».

Determinate condizioni meteo, come il freddo e l’umidità della giornata di ieri, sembrano favorire la formazione di queste “nuvole” di fumo; ma la vera causa del problema, secondo gli utenti, è da ravvisare nella vetustà del materiale rotabile: «I treni della linea – sottolineano – hanno più di quarant’anni».

L’ennesimo appello viene lanciato alla società Trenitalia-Tper e a Regione Emilia-Romagna: «Non è forse giunta l’ora di sostituire i treni vecchi e prenderne di nuovi, più adeguati a un servizio utilizzato ogni giorno da centinaia di persone, tra cui diversi studenti?».

Meglio i pullman

Secondo alcuni, peraltro, nella realistica consapevolezza che un investimento del genere richiede tempi lunghi, sarebbe il caso di dismettere almeno temporaneamente il servizio di trasporto ferroviario, in attesa di poterlo ripristinare con infrastrutture più moderne, sostituendolo nel frattempo con corse dei pullman.

Soluzione, quest’ultima, che potrebbe alleviare nell’immediato una serie di disagi, ma che non può essere considerata la panacea: il trasporto su ferro, infatti, è essenziale per ridurre il traffico, più inquinante e pericoloso, su strade sovente già congestionate.L’altro ieri gli utenti avevano già fatto sentire la loro voce, ma per denunciare un altro disservizio. Il treno 90137, in partenza da Suzzara alle 6.13, era stato, per il secondo giorno di seguito, soppresso per un guasto e sostituito da bus.

La partenza del pullman sostitutivo non era stata peraltro annunciata: di conseguenza diversi studenti, che sarebbero dovuti salire a bordo lungo il tragitto per giungere a Parma alle 7.28 in tempo per la campanella scolastica, erano rimasti lungo i binari ad attendere al freddo il treno successivo, arrivando poi in ritardo a scuola per la prima ora di lezione. Il bus era giunto vuoto nella città ducale. Secondo alcuni utenti, la colpa di questa carenza comunicativa è da imputare anche alla nuova app per le informazioni sul servizio ferroviario (attiva dal 10 dicembre, primo giorno di validità dell’orario invernale): questa infatti, a differenza di quella precedentemente in vigore, non appare di chiara e facile consultazione.

La corsa di ritorno 90318, effettuata sempre con pullman sostitutivo, era poi partita da Parma alla volta di Brescello con 22 minuti di ritardo rispetto alle 7.46 da orario stabilito dal gestore della linea. A bordo…