Furto con inseguimento al cimitero di Rivarolo Mantovano

Nove mesi di reclusione a testa per la fuga in auto dopo il furto commesso nel parcheggio di un cimitero e cento euro di multa per un coltello da cucina rinvenuto nel baule della loro vettura.

Questa la pena inflitta in tribunale a Mantova dal giudice Edoardo Zantedeschi (pubblico ministero Anna Tarantino) nei confronti di due 30enni in trasferta dal loro paese di residenza che nel febbraio di quest’anno avevano messo gli occhi su un’auto posteggiata al cimitero di Rivarolo Mantovano. Nei guai sono finiti Manolo Hudorovic, di Castelnuovo Sotto (Re) e l’amico Nicolas Rossetto, domiciliato in provincia di Cremona.

Per i due non luogo a procedere per uno dei tre capi di imputazione: il furto di uno zainetto dall’auto di una donna in visita al camposanto. Dopo l’arresto avevano infatti risarcito la derubata con 500 euro, più che altro per la rottura del vetro dell’auto. Nessuna condanna, dunque, perché in virtù della riforma Cartabia in caso di furto riparato con un congruo risarcimento occorrerebbe la querela di parte. Il colpo era stato messo a segno il 7 febbraio scorso. Furto fulmineo, con la rottura del vetro dell’auto e la fuga. Ma i due erano stati subito intercettati e inseguito dai carabinieri. Non fermandosi all’alt sono incappati nel reato di resistenza. L’inseguimento era poi terminati grazie a una seconda pattuglia che aveva bloccato i fuggiaschi dalla parte opposta. Nel mentre il passeggero aveva gettato la refurtiva del finestrino. Nel corso del processo i difensori dei due imputati hanno cercato di sostenere la tesi che la fuga era stata determinata dal fatto che l’auto non aveva l’assicurazione.