Spiagge d’Italia: che cosa c’è sotto la sabbia?

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Vacanze al mare. Senza immaginare che, quando andiamo in spiaggia e stendiamo il telo mare sulla sabbia o giochiamo a racchettoni, lo stiamo facendo sopra un pezzo di storia geologica d’Italia. Sotto i nostri piedi – e ombrelloni – ci può infatti essere roccia che svettava sulle Alpi, materiale espulso da antiche eruzioni vulcaniche, pietra dorata scesa dagli Appennini. Già, perché le spiagge della nostra penisola (almeno buona parte di esse, come vedremo) nascono in montagna.

«Sono formate dal materiale eroso all’interno dei bacini idrografici dei fiumi e da questi portato a valle: tutta Italia, dalle Alpi agli Appennini, contribuisce quindi a creare le spiagge italiane. E così come è complessa la geologia della penisola e delle sue montagne, così è differente la composizione delle spiagge», riassume Enzo Pranzini, docente di dinamica e difesa dei litorali all’Università di Firenze e autore del libro Granelli di sabbia.

Veniamo giù dai monti. Un giro d’Italia da spiaggia a spiaggia, oltre che bellissimo, è dunque un vero Grand Tour geologico. Che facciamo con la guida degli esperti. Per ricostruire le “fonti” delle spiagge dobbiamo innanzitutto risalire i fiumi. «Trasportano il materiale proveniente dalle rocce che affiorano nella loro area di alimentazione, sbriciolate dai fenomeni di erosione», spiega Massimo Moretti, docente di Sedimentologia all’Università di Bari e coordinatore del Corso di laurea in Scienze Ambientali di Taranto.

«All’arrivo al mare, entra in gioco un secondo mezzo di trasporto: le correnti. Sono generate dalle onde e portano le sabbie verso terra e verso mare, o anche lungo la costa: in pratica, le onde che non arrivano perfettamente perpendicolari alla costa spostano la sabbia anche parallelamente a essa. Questo processo si chiama deriva litorale, segue i venti dominanti (che generano le onde, ndr) e permette alle sabbie di viaggiare per centinaia di km lungo le coste».

Cominciamo il nostro tour dal Po e dalla parte settentrionale dell’Adriatico. «Il Po trasporta materiali da due catene montuose, Alpi e Appennini settentrionali: i sedimenti portati sono dunque diversi e questa complessità è riflessa nelle spiagge adiacenti il delta del Po», dice Moretti. E continua Enzo Pranzini, «le sabbie grigie del Po – con materiali dalle montagne alpine – dominano nella costa più settentrionale dell’Emilia-Romagna. Ma ogni fiume dà il suo contributo e i flussi di sabbie si mescolano. A Rimini e…

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