La Groenlandia si è fusa più recentemente di quanto credessimo

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Una nuova analisi di una carota di ghiaccio prelevata dalla calotta glaciale della Groenlandia ha rivelato che, fino a 416.000 anni fa, l’isola artica era molto più verde rispetto ad oggi. I risultati ribaltano le precedenti ipotesi secondo le quali il ghiacciaio continentale della Groenlandia – che copre circa l’80% dell’isola per circa 2 milioni di km² – è persistito negli ultimi due milioni e mezzo di anni. «Stiamo scoprendo che la calotta glaciale è molto più sensibile ai cambiamenti climatici di quanto pensassimo in precedenza», afferma Tammy Rittenour della Utah State University che, con colleghi dell’Università del Vermont e di altre 14 istituzioni, ha riportato i risultati su Science. Questa scoperta, sottolineano i ricercatori, rivela che la calotta glaciale, in alcuni punti spessa più di 3.000 metri, non è così stabile come sembra.

Forte innalzamento dei mari. «Abbiamo sempre pensato che la calotta glaciale fosse rimasta più o meno la stessa per circa due milioni e mezzo di anni – afferma Rittenour – ma la nostra indagine indica che il ghiaccio si è fuso abbastanza da consentire la crescita di muschio, arbusti e insetti durante un periodo interglaciale chiamato Marine Isotope Stage 11, tra 424.000 e 374.000 anni fa».

Questa fusione ha causato almeno un metro e mezzo di innalzamento del livello del mare in tutto il mondo. «È stato un periodo di riscaldamento insolitamente lungo con livelli moderatamente elevati di anidride carbonica nell’atmosfera. La cosa allarmante di questa scoperta è che i livelli odierni di CO2 sono 1,5 volte più alti di allora», spiega la scienziata.

Anche se gli esseri umani interrompessero bruscamente le attività che contribuiscono alle emissioni di gas serra «avremmo ancora livelli di CO2 ad alti livelli per centinaia, forse anche migliaia, di anni a venire. Una deglaciazione simile ai nostri giorni avrebbe implicazioni per l’intero globo e sarebbe particolarmente preoccupante per le nostre megalopoli costiere, dove risiede gran parte della popolazione mondiale», sottolinea Rittenour.

missione segreta. La ricerca del team è una continuazione di quella iniziata diversi anni fa, quando gli scienziati si imbatterono in campioni raccolti da un progetto militare della Guerra Fredda. Nel 1959, l’esercito degli Stati Uniti lanciò una missione top-secret chiamata Iceworm Project nella Groenlandia nordoccidentale per costruire una base di lancio per missili balistici. Gli americani…

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