Bankitalia, grandi imprese più pessimiste sull’economia. L’inflazione molla un

[ad_1]

MILANO – Nonostante i segnali fin qui positivi sulla tenuta del Pil italiano, che è uscito dalla crisi del Covid e dal successivo choc inflazionistico meglio di altre economie europee, alla lunga le tensioni si stanno facendo sentire sulle prospettive. A scrutare l’orizzonte sono i capitani delle grandi imprese italiane, che Bankitalia ha sondato nella consuete Indagine sulle aspettative di crescita e inflazione. Il barometro volge al brutto tempo, per quanto si scorgano segnali di rientro dell’allerta inflazione. 

La frenata in vista

“Nel secondo trimestre, i giudizi delle imprese sulla situazione economica generale restano complessivamente sfavorevoli”, si legge nell’indagine appena pubblicata che registra “un generale deterioramento delle valutazioni nell’industria in senso stretto, a fronte di una tenuta nei servizi e di un lieve miglioramento nelle costruzioni”.

L’export è stato un traino per il Made in Italy, ma ora “si sono indebolite le attese sulla domanda, anche estera, nei prossimi mesi”.

Tra le voci positive, nonostante le condizioni per investire siano ritenute “sfavorevoli”, le aziende prefigurano un’espansione degli investimenti nel 2023 e le prospettive dell’occupazione a 3 mesi rimangono positive.

In questo elenco c’è anche il fatto che “le aspettative sull’inflazione al consumo sono ulteriormente scese su tutti gli orizzonti di previsione, pur restando su valori storicamente elevati”.

L’inflazione vista al 5,8% tra un anno

Nel complesso, le aziende si attendono un tasso annuo di inflazione pari, in media, al 6,9 per cento tra 6 mesi (da 7,8 nella precedente rilevazione), al 5,8 tra 12 mesi (da 6,4), al 5,0 tra 2 anni (da 5,3) e al 4,5 (da 4,8) su un orizzonte compreso tra i 3 e i 5 anni.  Rispetto a un anno prima, i prezzi di vendita sono stati rivisti al rialzo del 6,9 per cento in media nell’industria in senso stretto (7,6 nella precedente rilevazione), del 5,0 nei servizi (da 4,3) e del 5,9 nelle costruzioni (da 6,4).

Nelle attese delle imprese la crescita dei prezzi di vendita si attenuerebbe nei prossimi 12 mesi nell’industria in senso stretto e nelle costruzioni (a 1,9 da 2,8 e a 5,2 da 5,5, rispettivamente) e si manterrebbe pressoché stabile nei servizi (a 3,0 da 2,9). I prezzi delle materie prime continuerebbero a spingere al rialzo i prezzi di vendita, sebbene in misura meno marcata rispetto al trimestre precedente. Agli aumenti dei listini contribuirebbero inoltre il maggior costo del lavoro e degli input intermedi. Nei prossimi 12 mesi, il 60 per cento delle aziende del comparto manifatturiero e dei servizi non intende modificare i propri mark-up mentre il 29 per cento intende modificarli al rialzo e l’11 per cento al ribasso.

[ad_2]

Read More: Bankitalia, grandi imprese più pessimiste sull’economia. L’inflazione molla un

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

https://kotogrillsushi.com

https://desawisatapela.com/

https://philmarriott.net/lucky-neko/

https://vipluxurysalonspa.com/wp-includes/slot-bet-100/

https://www.espacoprovincia.com.br/slot-qris/

https://www.jennails.dk/wp-includes/mahjong-ways/

https://amruthamoringaleaf.com/wp-includes/slot-bet-100/

https://jyothiagrifirms.com/wp-includes/slot-kamboja/

https://www.erredeagency.com/lucky-neko/

https://www.erredeagency.com/starlight-princess/

https://aquitemdende.com/mahjong-ways/

https://247arquitetura.com.br/wp-includes/slot-server-thailand/

https://www.hartwellclothing.com/wp-content/gates-of-olympus/

https://decoroombg.com/wp-includes/wild-bandito/

https://www.katiegirlhere.com/lucky-neko/

https://decoroombg.com/wp-includes/spaceman-slot/

https://www.jeuxvape.fr/mega-wheel/

https://naturalzestskincare.co.nz/rujak-bonanza/

humanitairebenin.org/wild-bounty-showdown/

https://philmarriott.net/spaceman/