Gli artropodi che possono farsi ricrescere l’ano

La capacità di rigenerare parti del corpo perdute è molto diffusa nel regno animale, soprattutto tra gli invertebrati, ma non tutte le parti del corpo si possono ricreare con la stessa facilità. Gli artropodi, per esempio, sono spesso in grado di farsi ricrescere un arto perduto, ma fanno più fatica quando si parla del resto del corpo. O almeno così credevamo finora: un nuovo studio pubblicato su PNAS mette in discussione quest’idea, almeno per quanto riguarda un gruppo specifico di artropodi, i picnogonidi o ragni di mare, che in caso di necessità hanno imparato a rigenerare tutte le loro strutture corporee – compresi i muscoli, gli organi sessuali e persino l’ano.

Fatti a pezzi… Nonostante il nome ingannevole e l’aspetto “ragnesco”, i ragni di mare non sono veri ragni, ma appartengono alla classe Pycnogonida. Come i ragni, però, anche loro hanno un esoscheletro che li protegge e sorregge, e che pensavamo facesse anche da ostacolo alle loro capacità rigenerative, impedendo a questi animali di farsi ricrescere le parti del corpo perse o danneggiate (a eccezione delle zampe).

Il team guidato da Georg Brenneis dell’università di Greifswald, in Germania, ha però messo alla prova questo assunto, e provato a verificare di persona se davvero i picnogonidi non possono rigenerarsi. Il “come” può suonare crudele: i ricercatori hanno amputato pezzi di animale e hanno osservato le reazioni del loro organismo.

Una seconda possibilità. Quello che hanno scoperto è che i picnogonidi sono in grado di rigenerare non solo gli arti, ma anche il resto del corpo, compresa la muscolatura, l’apparato digerente e l’ano. Anche i loro organi sessuali, sia maschili sia femminili, ricrescono alla bisogna – seppure ogni tanto in posizioni lievemente diverse da quelle originali.

Questa capacità di “ricostruirsi” anche in caso di danno grave è fondamentale per i picnogonidi, che in natura hanno diversi predatori e che subiscono quindi spesso infortuni gravi: la rigenerazione è una sorta di seconda chance per l’animale, e ne aumenta anche le capacità riproduttive (perché se vivi più a lungo hai più possibilità di accoppiarti). Ora l’obiettivo del team è investigare cosa succede anche negli altri artropodi, per scoprire quanti di questi sappiano rigenerarsi meglio di quanto credessimo.