Che fine ha fatto la mostarda di Digione?
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I francesi ne sono i maggiori consumatori al mondo, con un chilo annuo a testa, mentre noi italiani al massimo la spalmiamo ogni tanto sui wurstel: parliamo della mostarda, e in particolare di quella di Digione, in Borgogna, così amata dai nostri cugini d’Oltralpe. Quest’anno una serie di sfortunati eventi hanno fatto quasi sparire l’amata salsa dagli scaffali di supermercati e negozi francesi, che sono arrivati al punto di limitare l’acquisto a un barattolo a testa. I prezzi sono inoltre aumentati del 25% rispetto all’anno scorso: la colpa della penuria di mostarda di Digione, spiega un articolo del New York Times, è (soprattutto) dei cambiamenti climatici e del conflitto russo-ucraino.
Caldo canadese. L’ondata di calore che l’anno scorso ha colpito il Canada sarebbe la prima responsabile della scomparsa della salsa francese: circa l’80% dei semi bruni (di Brassica juncea) utilizzati per produrre la senape digionese viene infatti dalle province canadesi di Alberta e Saskatchewan, dove la produzione del 2021 è stata dimezzata a causa dell’eccessivo caldo. Secondo gli scienziati, senza lo zampino del riscaldamento globale un’ondata di calore di questa portata sarebbe stata «virtualmente impossibile».
Guerra e semi gialli. Oltre alla carenza di semi canadesi, la senape francese risente anche indirettamente degli effetti della guerra russo-ucraina e del fatto che questi due Paesi producono un altro tipo di seme da senape – quello giallo, che si usa per una mostarda più delicata consumata in Germania o Ungheria. La penuria di senape di semi gialli ha fatto sì che i Paesi consumatori di questa salsa più delicata ne cercassero altri tipi, facendo aumentare la pressione nel mercato generale e, di conseguenza, facendo salire i prezzi.
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