L’anatra demoniaca australiana estinta – Focus.it

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Non tutte le controversie scientifiche hanno la stessa fama; anzi, la maggior parte si consumano privatamente, tra studi e pubblicazioni, senza clamore. È il caso della controversia che scuote da anni la comunità paleontologica australiana, relativa alle uova di un certo uccello estinto: ne avevate mai sentito parlare? Eppure ora, in uno studio pubblicato su PNAS, questo dibattito decennale viene finalmente chiuso: ora sappiamo di che cosa si nutrivano i primi australiani, 50.000 anni fa, e che effetto ha avuto la loro dieta sull’ecosistema locale.

La controversia in questione è relativa a una serie di resti fossili trovati nel sudest dell’Australia quasi quarant’anni fa. Si tratta di gusci bruciati di uova rinvenuti nei pressi di accampamenti umani: con ogni probabilità si tratta quindi di resti alimentari. I primi australiani si nutrivano dunque di queste uova – che però, almeno fino a oggi, era stato impossibile identificare con certezza.

DI CHI SONO QUESTE uova? Secondo alcuni esperti quelle uove appartenevano a Genyornis, un gigantesco uccello alto più di due metri della famiglia Dromornithidae, il cui soprannome in inglese è demon duck of doom, l'”anatra demoniaca del fato”. Un’altra interpretazione era che le uova appartenessero invece a Progura, un altro uccello estinto di dimensioni più modeste, all’incirca quelle di un tacchino. Finora, identificare con precisione il proprietario delle uova era stato impossibile, perché i resti fossilizzati non contengono materiale genetico.

Il trucco delle proteine. Le uova, però, «sono strutture minerali che possono intrappolare certe proteine e preservarle anche per milioni di anni» come ha spiegato Matthew Collins di Cambridge, uno degli autori dello studio. Il ricercatori hanno potuto quindi identificare queste proteine e confrontarle con quelle di alcune specie viventi.

Il confronto ha permesso di stabilire che le uova sono state deposte da un animale evolutosi prima della comparsa di Progura – tutti gli indizi, quindi, portano a Genyornis, l’anatra gigantesca. Che si è estinta, probabilmente per colpa nostra: non perché 50.000 gli australiani la cacciassero, ma perché lanciavano veri e propri raid nei suoi nidi per rubare le uova. La grande quantità di furti, secondo gli autori dello studio, ha contribuito in maniera decisiva al declino e poi alla scomparsa delle anatre demoniache.



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