Il problema dell’aviaria, ora Confagricoltura mette Zolezzi nel mirino

«In un momento delicato come questo, l’unica cosa che conta è sostenere le aziende, non danneggiarle con assurde proposte, lontane anni luce dalle realtà imprenditoriali mantovane e lombarde». Così il presidente di Confagricoltura, Alberto Cortesi.

MANTOVA. «In un momento delicato come questo, l’unica cosa che conta è sostenere le aziende, non danneggiarle con assurde proposte, lontane anni luce dalle realtà imprenditoriali mantovane e lombarde». Così il presidente di Confagricoltura, Alberto Cortesi, circa le proposte avanzate dal deputato mantovano M5S Alberto Zolezzi sul tema dell’epidemia di influenza aviaria, che nelle scorse settimane ha colpito anche la nostra provincia. Zolezzi ha proposto di non concedere autorizzazioni ad ampliamenti o nuovi allevamenti in caso di precedenti focolai di aviaria e di elargire i ristori agli allevatori a condizione che questi ultimi riducano il numero di capi: «Zolezzi una volta di più – prosegue Cortesi – si dimostra completamente avulso dalla realtà dei fatti e palesemente anti-imprese. La quotidianità del lavoro delle nostre imprese avicole è fatta di grandi sacrifici e di rispetto massimo delle norme di biosicurezza. Introdurre ulteriori restrizioni dettate dall’emotività e non da reali competenze tecniche significherebbe, come ha detto anche l’assessore regionale Rolfi, infliggere un colpo durissimo alle aziende».

Per Cortesi il rilancio del settore e la lotta all’aviaria passano per gli investimenti: «Rolfi ha ricordato i fondi già arrivati nel Mantovano per rafforzare le misure di biosicurezza. Con il nuovo Pnrr avremo a disposizione una grande opportunità: serve un piano nazionale che coinvolga tutte le realtà zootecniche, e che permetta uno sviluppo generale del comparto».

Dura anche la posizione di Mauro Gaboardi, presidente della sezione allevamenti avicoli di Confagricoltura: «Questi personaggi non sanno come funziona il mercato e non conoscono la funzionalità delle aziende. Purtroppo la notizia roboante, per quanto priva di veridicità, fa sempre rumore. La realtà è che se continueranno a penalizzare il settore i commercianti si rivolgeranno all’estero. Vogliamo davvero distruggere la filiera?».