Ecco come chiedere il bonus per la revisione dell’auto

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Da domani, primo novembre 2021, ci sarà l’adeguamento del prezzo della revisione auto da parte dei centri autorizzati. L’incremento complessivo del costo del servizio ammonterà a 12,14 euro. Si passerà dagli attuali 66,88 euro ai 79,02 euro della nuova tariffa. Il motivo dell’aumento va ricercato nel rialzo dell’imposta ministeriale di 9,95 euro al netto dell’Iva, che non veniva aggiornata dal 2007. Il governo, in ogni caso, per venire incontro agli automobilisti, ha previsto un bonus di 9,95 euro per compensare in gran parte l’aumento del prezzo della revisione. Ma come può essere richiesto questo incentivo?

Tutti coloro che sono interessati a ricevere il buono, dovranno presentare apposita richiesta sulla piattaforma digitale predisposta ad hoc, dopo essersi registrati con Spid, carta di identità elettronica e con carta nazionale dei servizi. La piattaforma entrerà in funzione dal prossimo 21 dicembre, ossia sessanta giorni dopo la pubblicazione del decreto del ministero delle Infrastrutture in Gazzetta Ufficiale. La domanda dovrà contenere il numero di targa del veicolo interessato alla revisione, la data in cui verrà effettuato il controllo alla vettura, l’Iban dove effettuare il rimborso e l’email del proprietario della macchina. Il contributo verrà assegnato secondo l’ordine temporale di ricezione delle richieste fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Il ministero si avvarrà della collaborazione della società informatica Sogea per verificare la validità delle procedure effettuate dai singoli proprietari delle autovetture attraverso il collegamento con l’anagrafe tributaria e con il centro elaborazione dati istituito presso la direzione generale della Motorizzazione civile. Se tutto è in regola si procede successivamente al bonifico dei 9,95 euro sul conto corrente bancario indicato dal richiedente. La domanda, chiaramente, verrà presentata dopo l’effettuazione della revisione.

Come anticipato da ilgiornale.it, per il bonus sono stati stanziati 4milioni di euro che, però, copriranno solo 400mila revisioni ministeriali, poco meno del 3% del totale. L’incentivo, denominato “buono veicoli sicuri” potrà essere richiesto per una sola vettura da parte dell’automobilista, dopo il controllo che, per legge, va effettuato con cadenza prestabilita in base all’anzianità del mezzo: Per le macchine nuove la prima revisione si ha dopo quattro anni, rispettando il mese in cui l’auto è stato immatricolata; successivamente la scadenza è biennale.



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