i due incentivi per rottamare il televisore e i canali a rischio ricezione
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Ci siamo, mancano solo 3 giorni al primo switch off del digitale terrestre, la rivoluzione che da qui al 2023 porterà al cambio di codifica, fino allo standard di ultima generazione Dvbt-2/Hevc Main 10. Una serie di canali, quindi, inizieranno a non essere più visibili se non si possiede una tv comprata negli ultimi 3 anni. Tuttavia esistono due bonus tv predisposti dal governo: uno per il decoder, l’altro per rottamare una vecchia tv e comprarne una nuova. Questo è il momento giusto per sfruttarli senza arrivare impreparati al 20 ottobre.
Il primo è il bonus rottamazione tv: uno sconto fino a 100 euro, senza alcun limite di Isee, per smaltire la vecchia televisione e comprarne una di nuova generazione. Rimane poi, anche cumulabile con il contributo rottamazione, il vecchio bonus decoder, sull’apparecchio necessario a ricevere il nuovo standard di trasmissione. L’importo, però, è stato abassato da 50 a 30 euro massimi. I due sconti stanno andando letteralmente a ruba.
Digitale terrestre, primo switch off: i canali solo in HD
Per il momento ad essere coinvolti dalla trasformazione saranno alcuni canali “minori”, ma molto noti di Rai e Mediaset. Per quanto riguarda la televisione pubblica resteranno visibili sia in alta che in bassa risoluzione, a tutti gli utenti, le tre reti ammiraglie (Rai 1, Rai 2 e Rai 3), assieme a Rainews 24. Passeranno all’esclusivo standard HD, invece: Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport+ HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium Rai Scuola.
Quanto a Mediaset, invece, le reti coinvolte saranno: Tgcom24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 Tv e Virgin Radio Tv. Le più importanti Rete 4, Canale 5 e Italia 1 resteranno visibili anche a bassa risoluzione. Ancora da definire, invece, la strategia di emittenti come La7 e quella dei canali in chiaro di Sky sul digitale terrestre.
A ottobre la rivoluzione del digitale terrestre, come sfruttare subito i due bonus tv
Il riassetto dalla codifica Dvb-T/Mpeg2 a quella Mpeg4 avverrà poi per tutti i canali in modo scaglionato nelle varie aree regionali: la prima è la Sardegna. A seguire, e fino a giugno 2022, sarà il turno delle altre altre aree del Paese. Dal 3 gennaio 2022 al 15 marzo 2022 in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna. Dal 1 marzo 2022 al 15 maggio 2022 in Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche. Dal 1 maggio 2022 al 30 giugno 2022 in Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania.
Si può provare a vedere i canali già disponibili in HD, ad esempio 501 per Rai Uno HD, 505 per Canale 5 HD e 507 per LA7 HD. Se almeno un canale in alta definizione è visibile, la tv è pronta per questo primo passaggio tecnologico. In caso contrario, per potere continuare a vedere l’intera programmazione bisogna sostituire da subito la televisione o aggiungere l’apposito decoder.
Il secondo passaggio tecnologico
Dal 1° gennaio 2023, quindi, ci sarà il passaggio definitivo al nuovo standard di trasmissione televisiva del digitale…
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