Madonnari, appello per Grazie: il borgo è vivo solo con la Fiera

Sabato assemblea sul sagrato per discutere del futuro della manifestazione. Bottani: «Pronti ad ascoltare tutte le proposte, abbiamo un obiettivo comune»

CURTATONE. «Senza la fiera e il concorso dei madonnari, Grazie muore». Da ieri il grido d’allarme degli artisti corre veloce sui social e sabato pomeriggio verrà ribadito nel corso di un’assemblea pubblica che si svolgerà sul sagrato del borgo. Ad organizzare l’incontro alcuni madonnari storici interessati ad instaurare un dialogo con l’amministrazione comunale in vista dell’edizione 2022.

Pesano come macigni i due anni di stop causa pandemia, la priorità è intavolare il prima possibile la discussione in vista di ciò che accadrà tra poco meno di un anno. L’organizzatrice dell’incontro di sabato è Gabriella Romani, che su Facebook ha invitato alla condivisione un post in cui si dice che l’assemblea sarà l’occasione per «discutere delle problematiche emerse dopo due edizioni del concorso non svolte: c’è grande preoccupazione e i madonnari chiedono attenzione».

«Non solo per gli artisti ma in generale per il paese, è necessario immaginare la prossima fiera – spiega Cesare Spezia, da decenni riferimento tra i madonnari – Conosciamo le difficoltà legate al Covid ma allo stesso tempo siamo convinti che una soluzione diversa dall’annullamento dell’evento fosse possibile già quest’anno. Ormai è andata così, però lavoriamo tutti insieme affinché non succeda di nuovo. Si può pensare ad esempio ad un concorso per 100 e non 150 artisti, l’importante è tornare ad animare il paese perché le attività commerciali, ristoratori in primis, stanno soffrendo». Il sindaco di Curtatone, Carlo Bottani, si dice pronto ad ascoltare le richieste che emergeranno dalla discussione sul sagrato: «Abbiamo un obiettivo comune – dice il primo cittadino – e cioè il bene della fiera e del paese. Sono sicuro che avvieremo un dialogo costruttivo. È impossibile fare previsioni a lungo termine per quanto concerne la situazione sanitaria, ma di certo da parte nostra assicuriamo il massimo impegno per tornare alla normalità».

Per gli artisti di strada l’incontro di sabato sarà anche l’occasione per fare il punto sulle polemiche scoppiate negli ultimi mesi riguardo alle tecniche di realizzazione delle opere. «Purtroppo – attacca Spezia – alcune delle nuove leve tradiscono lo spirito originario della nostra arte e si servono di acqua, sostanze in polvere e pennello: questo non va bene, il madonnaro usa solo gessi, carbonella e pastelli. Le nostre opere devono stupire e poi sparire poco dopo, invece qualcuno vuole cambiare le regole senza alcun rispetto delle tradizioni».