Amori, famiglia e potere: ecco Isabella d’Este guerriera senza armatura
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Da giovedì in libreria il volume firmato da Francesca Cani. L’autrice: «Ho dato nuova vita alla marchesa di Mantova»
MANTOVA. Da giovedì 26 sarà nelle librerie il romanzo storico “Isabella d’Este il Regno del diamante”, pubblicato a Roma da Leggereditore (468 pagine, 18 euro il prezzo, già disponibile in formato ebook a 7,99 euro), progetto editoriale incentrato sulla letteratura femminile.
L’autrice è la mantovana Francesca Cani e la protagonista del libro è Mantova con le sue piazze, gli scorci, i palazzi, i dipinti e le sale che hanno fatto della città un unicum del Rinascimento. Perché un romanzo su Isabella? «Forse per una sorta di sorellanza ho adottato la storia di una donna moderna e intelligente, autonoma e spregiudicata. Siamo a cavallo fra il ‘400 e il ’500, epoca di grandi sconvolgimenti con eserciti stranieri che attraversano la penisola mentre le signorie italiane combattono tra loro e al soglio pontificio sale un Borgia che piazza i figli in posti chiave per dominare. In mezzo a tutto questo, Isabella, figlia del duca di Ferrara Ercole d’Este e destinata a sposare un marchese (Francesco II Gonzaga) abbassando il proprio livello di nascita, lotta per affermarsi». Una figura che va oltre i confini italiani. «Assolutamente sì. Interlocutrice dei vari re di Francia che si succedettero nella sua lunga vita, da Carlo VIII a Luigi XII di Valois-Orléans, fece istruire i suoi figli nelle maggiori regge d’Europa. Fu nominata dagli intellettuali e gli umanisti dell’epoca la prima donna d’Italia e si confrontò a lungo con la famiglia Borgia, originaria della Spagna. Lucrezia Borgia la celebre figlia del papa fu la sua grande rivale, in amore e anche per prestigio». C’è qualche curiosità che vuole anticipare? «Il mio principale lavoro è stato ricostruire la psicologia di personaggi di cui a livello documentario sappiamo praticamente tutto. Ho dato nuova vita a Isabella, parlato della sua sfera intima con il marito, della sua corte che è stata una grande famiglia ma anche un luogo di intrighi e giochi di potere. L’ho mostrata fragile nei rapporti con i figli, alcuni tanto amati e altri trascurati, ma anche madre orgogliosa, guerriera senza armatura. Ho ricostruito una relazione di Isabella con una dama che probabilmente andò oltre l’amicizia e sfociò in un sentimento…». Francesca Cani si ferma, teme di rivelare troppo.
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