Cred, gite e soggiorni al mare dei mantovani: allarme per i focolai in vacanza

Tra i nuovi positivi comitive in Trentino, bambini nei centri ricreativi e diciottenni a Riccione

MANTOVA. Centri ricreativi e campi estivi, vacanze sulla riviera romagnola e gite in montagna. Sono questi i luoghi dove sono stati registrati gli ultimi focolai che hanno frenato improvvisamente il calo dei contagi tra i mantovani. Contagi da vacanza, in sostanza, che hanno interessato in modo particolare giovani e giovanissimi non ancora vaccinati.

Alcuni di questi cluster sono risultati consistenti, anche con una trentina di positivi. Come successo a fine luglio a seguito di una gita in Trentino di una comitiva di giovani tra i tredici e i diciassette anni di Sabbioneta. Dopo aver scoperto un paio di positivi al rientro dalla vacanza, è scattato il contact tracing di tutto il gruppo, educatori e familiari compresi. Alla fine il conteggio degli infettati è arrivato a una trentina di casi, a fronte di oltre una cinquantina di tamponi.

Sempre a luglio l’attenzione si è improvvisamente accesa su un Cred a Moglia: cinque i positivi dopo una serie di verifiche eseguite dai nuclei dell’Ats Val Padana.

Brutta sorpresa anche per un gruppo di ragazzi appena maggiorenni partiti per una vacanza a Riccione: tra loro cinque positivi dopo alcuni giorni trascorsi sulla riviera romagnola.

Due focolai sono ancora in corso, tracciati e circoscritti, con alcuni soggetti in quarantena in attesa della negativizzazione. Sono quasi tutti contagi da variante Delta, ormai prevalente nel 95% dei casi. L’isolamento oggi dura una decina di giorni, dopo i quali si è sottoposti al tampone. Se non è Delta si esce di casa ventuno giorni dopo, anche se ancora positivi. Se si tratta di ex variante indiana serve sempre il tampone negativo.

L’ATS INVITA ALLA PRUDENZA

«La maggior parte dei contagiati riscontrati in vacanza – fanno sapere dall’Ats Val Padana – sono giovani e giovanissimi e quindi non ancora vaccinati». Altri focolai sono stati registrati in provincia di Cremona al confine con il Mantovano.

«Comprendiamo la voglia di vacanze dopo questo lungo periodo di sacrifici – sottolinea il direttore generale dell’Ats, Salvatore Mannino – ma come ente sanitario abbiamo il dovere di suggerire un atteggiamento prudenziale nel periodo estivo, quando la voglia di relax in certi casi fa abbassare la guardia nei confronti di virus. Invito tutti a rispettare le regole di protezione che ormai tutti conoscono, ovvero mascherina, lavaggio delle mani e distanziamento sociale nei luoghi affollati».

NUOVI CASI IN AUMENTO

È stazionario il numero di nuovi casi in sorveglianza in media mobile settimanale: la settimana scorsa avevamo superato i 40 casi, per poi scendere a 34 e risalire a 36-37. Nelle ultime ore nel Mantovano siamo tornati a quota 40 casi. A dirlo anche i contagi settimanali in valore assoluto: a fine luglio erano 196, la settimana dopo 279 e domenica scorsa 285.

INCIDENZA PER FASCE DI ETA’

La curva della pandemia è trainata verso l’alto soprattutto dalla fascia di età fino…