Borse europee pesanti, il tonfo del Nasdaq schiaccia i tecnologici

Avvio pesante sui mercati finanziari europei, dopo il sell-off sui tecnologici che ha affossato il Nasdaq alla vigilia e ha portato a un tonfo del 3% del Nikkei a Tokyo. Piazza Affari, Parigi e Francoforte cedono tutte circa un punto.
Sui mercati sono tornate le preoccupazioni sulle pressioni inflazionistiche, causate dai recenti rally dei prezzi delle materie prime. I timori hanno portato nella notte alla rotazione sugli acquisti con le vendite sui titoli tecnologici e un ritorno sui ciclici. L’attenzione è tutta puntata ai dati sull’inflazione americana in calendario domani, che potrà dare un segnale ai mercati.

Tonfo Tokyo affossata dalle vendite sui tech

Chiusura in netto calo per la Borsa di Tokyo, affossata dalle vendite sui titoli high tech, che hanno risentito del tonfo del Nasdaq e dei timori per una recrudescenza dei contagi da Covid-19 nel Paese. A fine seduta l’Indice Nikkei ha registrato una flessione del 3,1%, attestandosi a 28.608,59 punti. In calo anche il più ampio Indice Topix che ha segnato un’ultima posizione a 1.905,75 punti, pari a un ribasso del 2,38% rispetto al closing precedente.

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Intanto le Borse europee hanno terminato in rialzo la prima seduta della settimana, in un contesto in cui sono sempre le attese per le possibili mosse delle banche centrali in relazione a un eventuale ritorno di fiamma dell’inflazione a orientare i listini. Piazza Affari è ha toccato i nuovi massimi dal febbraio 2020 (+0,78% FTSE MIB) sospinta soprattutto dai titoli del settore bancario, che reagiscono favorevolmente ai dati di bilancio appena pubblicati e a indiscrezioni su un possibile consolidamento. Bene anche Madrid (+0,94%), mentre Francoforte e Parigi sono rimaste al palo. Wall Street si è mossa in maniera più contrastata in avvio: al calo del Nasdaq ha fatto da contrasto i nuovi record dell’indice Dow Jones, che ha superato i 35mila punti per la prima volta nella sua storia.

Sugli altri mercati, da segnalare come il dollaro rimanga debole alla luce di un possibile rialzo dei tassi Usa più lontano del previsto. L’euro vale 1,2163 dollari dagli 1,2154 della chiusura di venerdì e e 132,27 yen (131,76 venerdì).Petrolio in calo di mezzo punto percentuale con il Brent luglio a 68 dollari al barile e il Wti giugno a 64,56 dollari al barile, nonostante il cyber attacco che ha provocato la chiusura di un gasdotto negli Stati Uniti. Lo spread fra BTp e Bund si è infine leggermente ristretto a 109 punti base, con il rendimento del BTp decennale allo 0,88 per cento.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)