Le Borse di oggi, 30 aprile. Listini europei cauti. Il Pil tedesco peggio dellle
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MILANO – 12:15. Borse europee contrastate nell’ultima seduta della settimana. A guidare l’umore dei mercati questa mattina i primi dati preliminari sull’andamento delle principali economie del continente nel primo trimestre. E se il dato italiano, -0,4% sul trimestre precedente, ha confermato le attese della vigilia, hanno deluso quelli di Germania e Francia. Berlino segna un -1,7% rispetto al trimestre precedente (-3% tendenziale) contro il -1,5% atteso, mentre Parigi arretra dello 0,4% a fronte di un -0,2% previsto. Leggermente meglio dele attese il dato complessivo registrato da Eurostat, con il Pil in flessione dell’1,8% su base tendenziale e dello 0,6% rispetto al trimestre precedente.
I listini avanzano contrastati e generalmente poco mossi. Milano è più attardata e segna un ribasso dello 0,4%. Londra sale dello 0,15%, Francoforte dello 0,4% mentre Parigi scivola in calo frazionale. A Piazza Affari in calo Eni dopo i conti trimestrali pubblicati oggi.
Nonostante la chiusura in rialzo di ieri di Wall Street, sostenuta dai buoni dati macroeconomici sull’economia Usa e nuove trimestrali diffuse ieri, i listini asiatici si sono mossi tutti in calo, nell’ultima giornata di contrattazioni prima di uno stop per festività che si estenderà fino a mercoledì prossimo che riguarderà i listini cinesi e Tokyo, che oggi ha chiuso in calo a -0,83%.
Tra le valute l’euro apre in calo ma resta sopra 1,21 dollari, ancora sulla scia delle dichiarazione accomodanti della Fed, che ha ribadito che è ancora presto per valutare una riduzione del sostegno all’economia. La divisa europea passa di mano a 1,2116 dollari e 131,88 yen, mentre il cambio dollaro/yen è in calo a 108,82.
Dopo i rialzi degli ultimi giorni torna a scendere il petrolio: il barile di greggio Wti con consegna a giugno è venduto a 64,44 dollari con un calo dello 0,88%. Il Brent con consegna a giugno è scambiato a 68,06 dollari con u calo dello 0,73%. Si segnala ancora una volta il rame, ormai prossimo ai massimi storici.
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