Il canone non cambia Respirano baristi ambulanti e ristoratori

L’imposta raggruppa l’ex Cosap, le affissioni e la pubblicità  L’assessore: scelta utile a sostenere le attività in sofferenza

Nessun aumento, quest’anno, per l’occupazione di suolo pubblico, l’imposta di pubblicità, i diritti di affissione e il canone mercatale, raggruppati nel canone patrimoniale di concessione. Lo ha deciso ieri la giunta comunale approvando la delibera che fissa coefficienti e tariffe. Una scelta politica precisa per venire incontro alle attività economiche duramente colpite dall’emergenza sanitaria.

Le attività interessate sono bar e ristoranti per l’esposizione di tavoli, sedie e tendoni, gli operatori commerciali ambulanti che partecipano ai mercati del giovedì, contadini o rionali, e tutti coloro che promuovono la propria attività attraverso affissioni o insegne pubblicitarie.

La stabilità delle tariffe si aggiunge alla misura, adottata l’anno scorso, che prevede per i pubblici esercizi, ristoranti e bar, di non pagare fino al 30 giugno l’occupazione del suolo per i plateatici e fino a fine anno la possibilità di aumentare il plateatico in deroga e in forma semplificata.

«Coerentemente con le scelte politiche attuate da questa amministrazione negli ultimi sei anni – spiega l’assessore al bilancio Giovanni Buvoli – abbiamo deciso ancora una volta di non aumentare le imposte comunali. Questo grazie allo sforzo continuo che l’amministrazione compie nel reperire altrove le risorse finanziarie necessarie per sostenere i servizi ai cittadini e le opere pubbliche. Tutto ciò mantenendo in equilibrio il bilancio comunale».

«Proseguono le misure ricomprese nel Piano Mantova a favore delle categorie economiche più colpite dagli effetti della pandemia – afferma Iacopo Rebecchi, assessore alle attività produttive e commercio – una scelta che trova un più ampio riscontro in una politica di rilancio del tessuto economico cittadino come ad esempio il progetto del distretto urbano del commercio con le sue numerose azioni previste e finanziate». Il canone patrimoniale di concessione fa il suo debutto quest’anno in Comune. Istituito da una legge nazionale, la 160 del 2019, è stato introdotto in via Roma con l’approvazione dell’apposito regolamento durante l’ultimo consiglio comunale. —

Sa.Mor.