Dopo 76 anni chiude l’istituto agrario di San Benedetto Po
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Non è servita la mobilitazione di cittadini e amministratori locali. E nemmeno l’investimento da parte di 5 Comuni per pagare di tasca propria bus privati e ovviare, il più possibile, alle pesanti difficoltà di collegamento che hanno falcidiato le iscrizioni.
Dopo 76 anni la scuola agraria di San Benedetto Po chiuderà. La decisione è presa, anche se a malincuore. La Provincia ha, infatti, accettato la richiesta dell’Istituto Agrario Strozzi (di cui quella di San Benedetto è una delle tre sedi, con Palidano e Mantova) e dall’anno prossimo non verranno prese iscrizioni.
Il corso professionale di agraria sarà a Palidano. Troppo poche, infatti, le richieste per rendere sostenibile il plesso collocato nella frazione di Villa Garibaldi.
Quest’anno la prima non è partita: gli iscritti erano soltanto cinque. Nell’edificio mezzo vuoto restano, ora, una seconda (le matricole del 2022-23), una quarta e una quinta. Tutte si diplomeranno qui, garantisce la direttrice dello Strozzi Elisa Moscatelli. Poi, però, una volta licenziata l’ultima classe, la sede di San Benedetto chiuderà definitivamente. «Il futuro è investire su Palidano – spiega la preside dello Strozzi – perché è molto più facile da raggiungere per i ragazzi».
La scuola agraria di San Benedetto è, quindi, la vittima più recente (ma presumibilmente non l’ultima) delle pesanti difficoltà di collegamento di un territorio sempre più isolato, fisicamente e idealmente, che a poco a poco si svuota di persone, attività economiche e, ora, scuole.
Il ponte, certo. Chiuso al traffico pesante, impedisce da anni il passaggio dei bus provenienti da nord, costringendo gli studenti a lunghe deviazioni.
Ma sulla decisione di chiudere la storica scuola hanno pesato anche le carenze del trasporto ferroviario: l’inverno scorso, proprio alle porte delle pre-iscrizioni, la Tper aveva tagliato diversi treni sulla Ferrara-Suzzara, impedendo di raggiungere San Benedetto in tempo per la campanella. Risultato: quasi tutti gli interessati hanno finito per scegliere altre scuole.
Per la direttrice dello Strozzi la situazione è cristallina: «Il problema non è uno scarso appeal della formazione agraria, perché le altre sedi vanno benissimo – dice Moscatelli – I collegamenti hanno inciso in modo enorme. La Provincia e i sindaci ci hanno supportato moltissimo. Spostare il corso professionale e chiudere San Benedetto è una scelta sofferta, ma è l’unica possibile».
«È una sconfitta – aggiunge, netto, il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna – D’altra parte una scuola praticamente mai servita dal trasporto pubblico è sempre stata monca. Perdiamo una bella realtà, di qualità, le cui piccole dimensioni garantivano grande attenzione a ogni singolo studente».
Due anni fa, alla notizia che la prima non sarebbe partita perché le iscrizioni erano troppo poche, per difendere la…
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