Mantova, salvarono famiglie ebree: targhe in memoria di Jolanda Dugoni e dei coniugi Rampi

Un Giorno della memoria intenso, con due novità: le storie di Jolanda Dugoni e dei coniugi Rampi, scoperte e segnalate con due targhe. Quest’anno, grazie alla felice scelta di tenere la consegna delle medaglie d’onore agli “schiavi di Hitler” nell’auditorium Monteverdi del conservatorio Campiani, figli e nipoti dei soldati rastrellati dopo l’8 settembre 1943 e portati nei lager nazisti, tutti molto emozionati, hanno ascoltato i ragazzi dell’istituto Mantegna con letture dai testi di Anna Frank, Primo Levi, Liliana Segre e di ragazzi dei ghetti, e gli studenti del Virgilio con una suggestiva azione scenica sulla poesia della farfalla di un bambino rinchiuso a Terezin, che si è conclusa con il monito: “La memoria combatte l’indifferenza”.

Il conservatorio Campiani ha invece offerto bellissimi canti yiddish, accompagnati dalla chitarra, tra cui quello reso celebre dal film Schindler List. La consegna delle medaglie da parte del prefetto Gerlando Iorio ha fatto riemergere storie di ragazzi di 19 anni come uomini di 37, già padri di famiglia, catturati dai tedeschi l’8-9 settembre 1943 e deportati in Germania. Alcuni furono spostati in più campi di concentramento, ma rifiutarono sempre di aderire alla Repubblica Sociale per tornare a casa. “Non bisogna odiare egli altri popoli” è stato il messaggio portato dalla figlia di Cirto …

La cerimonia ufficiale, con tutte le autorità cittadine, e i discorsi del sindaco Mattia Palazzi, del presidente della Provincia Carlo Bottani e del prefetto Gerlando Iorio, si è conclusa con Piero Colla, docente a Strasburgo che ha raccontato il massacro nazista di oltre 30mila ebrei vicino a Kiev il 29 e 30 settembre 1941 e degli ostacoli alla costruzione di un monumento fino al 1991. Colla ha suggerito la lettura del libro “Babij Jar” DI Anatolij Kuznecov.

La mattina era iniziata in corso Umberto di fronte alla casa dove abitò Jolanda Dugoni, di famiglia mantovana emigrata in Francia. Arrestata dai nazisti, ancora ragazzina, con grande coraggio coprì gli ebrei che conosceva e fu portata nel campo di Ravensbruck. Sopravvissuta, visse a Mantova, e fece in tempo a raccontare nelle scuole. Ieri all’inaugurazione delle targa d’inciampo con il suo nome, erano presenti la sorella e il fratello e una quindicina di nipoti e pronipoti. Fra loro Marco che ha ricordato come Jolanda avesse perdonato i suoi aguzzini. Jolanda Dugoni è stata riscoperta grazie alla docente Josephine Autelitano e al convegno organizzato da Carla Bignotti. Il sindaco Mattia Palazzi, ricordando l’impegno dell’Istituto di storia e dell’Anpi, ha auspicato che i giovani passeggiando si fermino a leggere le pietre d’inciampo e si domandino chi erano queste persone. Presenti la terza A…