Lago nero di La7, un polpettone di fatti già noti che “sporcano” l’immagine di

VARESE – Il Lago Maggiore e il lago di Varese. Acque ferme. Nere per Andrea Palladino, giornalista che ha firmato l’inchiesta sull’estrema destra messa in onda nella puntata di questa sera (lunedì 22 aprile) da 100 minuti, trasmissione di La7 condotta da Corrado Formigli.

Un’inchiesta, forse sarebbe meglio chiamarla una ricostruzione di fatti noti. Quasi tutti, più volte, “passati” e narrati nelle cronache non solo locali. Episodi che l’autore dell’ampio servizio cerca di cucire e mettere tutti in relazione tra loro. E che se da un lato possono essere utili a non dimenticare certi capitoli bui della storia, dall’altro però strutturano un’immagine della provincia di Varese che non risponde di certo al vero. Perché il Varesotto, dove la destra ha di certo scritto i suoi oscuri capitoli, è anche una terra dove i valori democratici e della Resistenza hanno avuto e continuano avere radici ben ancorate nella società civile e politiche.

Lago nero

Acque nere, quelle dei due principali laghi del Varesotto. Non per i fondali insondabili per chi osserva il pelo dell’acqua, ma per quel filo nero, nazi fascista, che riemerge e che parte nel 1945 per arrivare fino ai giorni nostri. Una storia che parte dalla sponda piemontese, da Meina, per toccare la colonia elioterapica di Germignaga (architettura fascista), il cimitero di Arolo di Leggiuno dove è sepolto Herman Bickler, colonnello delle SS e che a differenza degli altri gerarchi nazisti anziché il Sud America sceglie la piccola Leggiuno. E poi altri luoghi che hanno già conquistato la ribalta delle cronache come la Corte dei Brut di Gavirate o l’ex birreria di Buguggiate che da anni ormai “sforna” sushi a prezzo fisso.

Alessandro Limido e Checco Lattuada

Ed è proprio la cascina l’epicentro dell’esoterismo dell’estrema destra. Insomma, dal punto di vista della cronaca, soprattutto quella locale, nulla di nuovo sotto il cielo del Varesotto. E poi la gazzarra del 1979 al Palazzetto dello sport durante la partita di basket tra Varese e il Maccabi. Ma anche il vicino Franco Ossola e la curva Nord dell’Inter con l’episodio dello scooter lanciato dall’anello dei popolari dello stadio milanese. Dove c’era un giovane Alessandro Limido, capo dei Do.Ra che hanno la sede ad Azzate.

Una rete, una tela, che da Gavirate arriva fino in Russia, all’ultra nazionalista Aleksander Dugin che arriva alla Corte di Gavirate nel 2021 in occasione del solstizio d’inverno del 2021. Andrea Palladino però scava ancor più indietro nel tempo, fino ad arrivare al 2007, perché non c’è documentario sul neofascismo che non contempli un passaggio “dedicato” al bustocco Checco Lattuada. E poi l’approfondimento finale sugli scenari geopolitici mondiali in cui Varese e la sua provincia tornano a essere sperdute periferie della storia, con la S maiuscola, mondiale. Tranne la Corte dei Brut, definita “crocevia” della storia nera mondiale narrata da Palladino.

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