Trasporto scolastico, aule e viaggi d’istruzione: pronta la protesta degli studenti
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Per un trasporto pubblico migliore ma anche per avere più spazi a disposizione e scuole adeguate dal punto di vista strutturale. Scuole in cui realizzare viaggi d’istruzione non sia un’impresa al limite del possibile. Per questi motivi e, in sintesi, per essere ascoltati, gli studenti mantovani venerdì 19 aprile manifesteranno in piazzale Gramsci.
«Questo è il momento giusto per far sentire la nostra voce – incalza Pietro Casari del Coordinamento studentesco nel corso di una conferenza stampa al Baratta – Mai, come oggi, la comunità studentesca mantovana è stata così unita e decisa. In pochi mesi attraverso il coordinamento studentesco siamo riusciti a far convergere le nostre richieste e a instaurare un dialogo costruttivo e proficuo con le istituzioni pubbliche e scolastiche, partendo dal nodo dei trasporti».
Proprio il trasporto pubblico locale è stato il tema principale trattato nell’ultimo tavolo di confronto fra studenti, Provincia, Apam e agenzia Tpl il 27 marzo: «Un incontro che ci ha soddisfatti per il dialogo instaurato – ripete Casari – ma che ci ha fatto capire quanto sia urgente un intervento economico da parte della Regione. L’attuale contratto di servizio fra Apam e agenzia Tpl è stato rinnovato fino a fine 2025, ma risale al 2012. Chiediamo un nuovo contratto di servizio, adeguato ai tempi».
Viaggi di istruzione
Capitolo viaggi di istruzione: quest’anno, hanno riferito gli studenti, molti sono saltati per motivi economici e burocratici e per la mancanza di docenti accompagnatori, caricati di troppe responsabilità. «Ma rappresentano momenti didattici fondamentali».
Gli studenti hanno parlato anche di problemi alle strutture scolastiche, mancanza di spazi pubblici e gratuiti in cui organizzare assemblee, attività e incontri. «Si potrebbero tenere aperte le scuole oltre l’orario delle lezioni».
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