«L’obiettivo dei raid non era Zelensky, ma è un peccato». Mosca vuole tutta
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L’ex presidente russo Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram è tornato oggi sull’attentato missilistico di ieri a Odessa che ha determinato la morte di 5 persone. «È ovvio a tutti» che l’attacco non era diretto contro il corteo di auto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del premier greco Kyriakos Mitsotakis, perché «se quello fosse stato l’obiettivo, sarebbe stato colpito». . Ma «è un peccato», aggiunge Medvedev, che i missili siano caduti nel luogo prestabilito, cioè su un obiettivo militare secondo Mosca. Un peccato, afferma l’ex presidente russo, che «sua maestà il caso, con il suo dito punitore, non abbia deciso diversamente la sorte del primo musicista genitale». Un riferimento a uno sketch di quando Zelensky, che allora era un attore, fingeva di suonare il pianoforte con il pene. «Nullum malum sine aliquo bono», conclude Medvedev in latino, cioè «non c’è nessun male che non abbia qualcosa di buono».
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Zelensky: Putin vuole tutta l’Ucraina
«Non credo che l’obiettivo di Putin sia la conquista dei territori: quello che stiamo vedendo sono i colpi contro i civili e il terrore contro la popolazione ucraina.
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Armi dall’Iran e Nord Corea
«Putin sta cercando di approvvigionarsi in Iran e in Corea del Nord, ha deficit di munizioni. I russi hanno bisogno di una pausa: molti loro militari sono stati uccisi, lo vediamo dai prigionieri che il contingente che viene da noi a combattere non ha la preparazione superiore a un mese. Hanno bisogno di preparare soldati semplici e ufficiali». Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rispondendo a Bruno Vespa a ‘Cinque Minutì. «Già nel 2014 – aggiunge Zelensky – il conflitto congelato gli ha permesso di rafforzarsi e poi partire con la guerra su larga scala».
«Pausa per rafforzarsi»
«Credo che una tregua nella guerra sia una sfida molto difficile per noi. È un grande…
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