Processo a Mantova per abusi sessuali sulla barista: il giudice stanga il cliente violento

Aveva approfittato di un momento di calma e dell’assenza di altri clienti in un bar del centro per avventarsi sulla vittima, la barista. Prima l’aveva molestata a parole e poi l’aveva aggredita fisicamente e palpeggiata.

L’aggressione

Era la fine di settembre dell’anno scorso quando un venticinquenne di origine nordafricana fu arrestato dai carabinieri in flagranza di reato. Era ancora nel locale dove poco prima aveva compiuto un’aggressione a sfondo sessuale nei confronti della barista. Gli uomini dell’Arma erano stati avvisati da un residente del quartiere che, sentite le urla disperate della donna, non aveva esitato e aveva telefonato al 112.

Davanti al giudice

Per rispondere del reato di violenza sessuale ieri mattina Said Farouk, attualmente detenuto, è finito davanti al giudice per l’udienza preliminare Antonio Serra Cassano (pubblico ministero Alessa Silimbani) che lo ha condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione con il rito abbreviato. Una sentenza severa, considerando che il tipo di rito processuale prevede lo sconto di un terzo della pena. L’imputato era difeso dall’avvocato Giannicola Cerini del Foro di Mantova.

L’aggressione

L’episodio era avvenuto in orario di chiusura, quando nel locale non c’era più nessuno: la barista si è trovata nel bar da sola con il 25enne, che ne ha approfittato per rivolgerle delle molestie verbali. Non solo, poi sono arrivati l’aggressione fisica e i palpeggiamenti. La vittima della violenza, molto spaventata, ha urlato a squarciagola. Le sue grida disperate sono state sentite da un residente della zona che passava davanti al locale. L’uomo ha capito cosa stava accadendo nel bar e ha agito immediatamente chiamando il numero unico di pronto intervento, il 112. I carabinieri del nucleo operativo radiomobile di via Chiassi sono arrivati dopo pochissimi minuti: il loro intervento ha evitato che la violenza continuasse. L’autore dell’aggressione, colto sul fatto, è stato bloccato e portato nella caserma del comando provinciale. I militari, dopo aver ricostruito gli eventi, l’hanno dichiarato in arresto e accompagnato in carcere.