A Casaloldo semaforo intelligente all’incrocio pericoloso

Un impianto semaforico intelligente gestirà uno degli incroci più pericolosi del territorio asolano. Si tratta dell’intersezione fra la Sp 8, che arriva da Castel Goffredo a Casaloldo, e la Sp1, che interseca la Sp 8 e collega Gazoldo ad Asola, passando per il centro del comune. Il sindaco Emma Raschi esprime la soddisfazione per questa soluzione, avallata dalla Provincia, e che metterà ordine a questo incrocio definito «pericoloso e problematico. Pericoloso – spiega Raschi – perché qui passano mezzi pesanti, auto, pedoni e ciclisti. Si trova proprio nel centro di una zona commerciale importante per il nostro paese».

Tanto traffico

Nel dettaglio, sull’incrocio ci sono diverse attività commerciali e di servizio: un grande supermercato, un ottimo, una scuola privata, un bar, negozi, uno studio dentistico, una concessionaria di auto e, poco distante, le fermate dei bus. «Ciò vuol dire che su quel tratto di strada, non solo ci sono code nei momenti di uscita e ingresso dalle fabbriche, oltre alle ore di partenza dei camion che si muovono nel Distretto della calza, ma passano anche persone a piedi, con borse della spesa. Serviva intervenire per garantire sicurezza di tutti».

La prima soluzione era quella di realizzare una rotonda. «Siamo felici, però, che non si sia optato per questa soluzione – prosegue sempre la prima cittadina – perché avrebbe voluto dire espropriare terreni e, al tempo stesso, ridurre i parcheggi delle attività commerciali. Non potevamo perseguire questa strada. La Provincia ci ha ascoltato e posizioniamo un impianto semaforico intelligente, che gestisce il traffico alla luce delle simulazioni che abbiamo fatto. In sintesi, farà scattare il verde e il rosso a corretta intermittenza, per far transitare i veicoli in modo continuo, e senza generare più code di quelle che, già in questa situazione, ci sono, e senza sovrapposizioni. Un sistema complesso, dal costo elevato, 180 mila euro». I fondi sono presi dal bilancio del comune, «ma una parte sono il 50% delle sanzioni, recuperate in vari anni, con lavoro certosino, che spettano per legge alla Provincia. I lavori saranno eseguiti entro il 2024» conclude Raschi.