Davvero avete creduto che alcuni aerei di linea siano diventati… supersonici?
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Nelle ultime ore avrete letto in giro di alcuni aerei di linea che, volando su rotte transoceaniche, avrebbero raggiunto velocità incredibili, superiori ai 1.300 km/h, grazie alla presenza delle (ormai!) famose “correnti a getto”, infrangendo addirittura il cosiddetto muro del suono.
Spinti da queste correnti favorevoli, gli aerei in questione hanno potuto ridurre di molto la durata prevista per i loro voli (New York – Londra in 7 ore, anziché 9) ma avrebbero anche sperimentato – come dimostrerebbero alcuni video (vedi sotto) pubblicati in Rete in queste ore – i “turbolenti” effetti legati (dicono) al superamento della velocità del suono. Ma è davvero andata così?
Volare in una corrente a getto è come correre su un nastro trasportatore
Prima di tutto: cosa sono le correnti a getto? Immaginate potenti “fiumi di vento” che scorrono ad alta quota, ad altitudini comprese tra 7 e 16 km, principalmente da ovest verso est e con velocità che possono raggiungere i 450 km/h. Questi flussi sono prodotti, per dirla in estrema sintesi, dal gradiente di temperatura della superficie terrestre (più calda vicino all’Equatore e più fredda verso i Poli) e della forza di Coriolis prodotta dalla rotazione della Terra, che spinge le masse d’aria verso est (vedi sotto).
Le velocità si sommano! Per un’aereo volare in una corrente a getto “favorevole” è un po’ come quando ci mettiamo a correre su un nastro trasportatore o su una scala mobile: la nostra velocità di corsa (per esempio: 20 km/h) si aggiunge a quella del nastro trasportatore (per dire, 5 km/h) e il risultato è che, rispetto al terreno circostante, ci muoviamo a una velocità maggiore (in questo caso: 25 km/h). Così, nel caso di un aereo che voli in una corrente a getto,…
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