Francesco: la Chiesa ha bisogno del coraggio dei santi di tutti i giorni
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Presentato in Filmoteca Vaticana il libro di Marco Gallo “Nell’occhio del ciclone – Martiri dell’Argentina degli anni Settanta”, che fa luce sulle vittime della dittatura del periodo. Nella prefazione il Papa afferma che “ideologie folli continuano ad alimentare odio e uccidere tanti, solo perché non hanno smesso di essere discepoli di Gesù”. Emilce Cuda: fondamentale recuperare la memoria di questi testimoni
Gianmarco Murroni – Città del Vaticano
“La storia antica del martirio dei cristiani non si è mai interrotta. Ideologie folli continuano ad alimentare odio e uccidere tanti, solo perché non hanno smesso di essere discepoli di Gesù”. Inizia così la prefazione di Papa Francesco al libro “Nell’occhio del ciclone – Martiri dell’Argentina degli anni Settanta”, scritto da Marco Gallo, docente presso la Pontificia Università Cattolica argentina di Buenos Aires, ed edito da Editrice Morcelliana. Il volume è stato presentato oggi, 2 febbraio, nella Filmoteca Vaticana, alla presenza dello stesso autore, del segretario della Pontificia Commissione dell’America Latina Emilce Cuda, della giornalista de L’Osservatore Romano Claudia Silvina Perez e di Gianni La Bella, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Modena – Reggio Emilia. A coordinare gli interventi il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni.
Capire la Santità
Il libro, spiega Francesco nella prefazione, è “un aiuto per conoscere e capire la Santità, attraverso la storia. Non regala ‘santini’, ma rende questi testimoni nostri contemporanei. È un libro che fa bene, perché fa vedere sia la forza del male, che i frutti del martirio. E questa è la sconfitta vera degli aguzzini e degli assassini che pensavano di avere vinto”. Il volume racconta la vita di religiosi e laici perseguitati in Argentina durante la dittatura militare degli anni Settanta, cercando di fare luce su quel periodo della storia argentina. Un’opera, scrive il Papa, che “ci aiuta a ricordare e apre una finestra non solo sull’Argentina, ma su un mondo di testimoni della fede che continuano a versare il proprio sangue in tante parti del mondo”.
I ricordi del Papa
All’interno del volume tante storie di tanti protagonisti della Chiesa, che il Papa ricorda nelle sue parole: “All’origine c’è una prima lista di uomini, donne, preti, vescovi uccisi o scomparsi in Argentina in quegli anni terribili, che è stata ampliata dalla Commissione Nazionale sulla Scomparsa delle Persone. Quando ero cardinale, monsignor Carmelo Giaquinta mi aveva consegnato quella lista e avevo personalmente invitato a raccogliere tutte le informazioni disponibili su quei cristiani e sulle circostanze dello spargimento del loro sangue. Non ci sono dubbi però che tra di loro ce ne sono almeno alcuni che sono autentici martiri, perché l’odio della fede è stata la causa diretta e principale del loro martirio”.
La ricerca della verità
Proprio la lista che cita Francesco è il punto di partenza della ricerca condotta dall’autore Marco Gallo: “Il libro – racconta – nasce dall’esigenza dell’allora…
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